Pompei: bagno di fede per pellegrinaggio Gruppi di Preghiera Padre Pio

Rita Occidente Lupo

Chiusura del mese del Rosario nella cittadella mariana, per i Gruppi di Preghiera di Padre Pio che, guidati dal coordinatore regionale Padre Enzo Gaudio, malgrado le avverse condizioni metereologiche, si son ritrovati nel Santuario di Pompei a meditare e pregare. In ossequio ad una tradizione consolidata negli anni, a ricordo della spiccata devozione che il Santo del Gargano nutrì per la “Bella Mammina”, alla Quale sciolse novene e preghiere incessanti.

Dopo la registrazione dei Gruppi, provenienti non solo dall’Italia meridionale, ma dal Lazio, dal Molise, dall’Abruzzo, la riflessione di fra Gaudio, nel ripercorrere il flash back delle ultime ore di Padre Pio: breve filmato sugli ultimi istanti d’agonia e profonda devozione all’arma del Rosario, sgranato costantemente. E le costanti raccomandazioni  ai Figli spirituali, ad amare la Vergine ed a non farGli far brutte figure, con una condotta di vita non in sintonia con il Vangelo. La Santità dello Stigmatizzato, unanimamente riconosciuta e venerata, anche oltre Oceano. “Una clientela mondiale”, che ancora vede confratelli che cercano di calcarne le orme, come padre Guglielmo Alimonti a Pescara, che dalle prime luci dell’alba con la celebrazione eucaristica, fino al calar delle tenebre, zelante con i Gruppi di Preghiera. La testimonianza di padre Franco, alla convention con numerosi fedeli da Pescara, ulteriore spessore di fede alla manifestazione. I Figli spirituali, da numerosi Gruppi soprattutto della Campania, si sono poi ritrovati in Basilica, con la famiglia Domenicana, solita annualmente celebrare il momento di raduno nel mese di Ottobre, per la recita del santo Rosario, a preludio della celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo. In migliaia a pregare sotto lo sguardo della Madonna, che Bartolo Longo amò profondamente, effondendo la meravigliosa preghiera della Supplica. Che anche Padre Pio, insieme alle frequenti novene, tenne molto a cuore. Alla Vergine inviò una rosa, strappandola da un fascio che Gli era stato offerto da un devoto ligure, pregandolo di recare il fiore alla Vergine di Pompei. Tale rosa, come ricordato dal Vescovo, tuttora custodita nel Santuario in un reliquiario ed il prossimo mese sarà portata a San Giovanni Rotondo, insieme al Quadro della Vergine, a conclusione dell’anno che vede il 50° della Morte del santo ed il centenario della Sua stigmatizzazione.

Padre Pio visitò il Santuario maria­no almeno tre volte: nel 1901, quando da ragazzo vi andò con alcuni com­pagni di scuola; nel no­vembre 1911, accompa­gnato dal padre Evange­lista, superiore del con­vento di Venafro; il 3 gen­naio 1917, in una licenza dalla vita militare (Ep. I, 853).

Fu certamente in quel­le visite, ha ricordato padre Gaudio, che iniziò in lui la devozione alla Vergine del Rosario. Al­la Madonna si rivolse con in­cessanti preghiere e no­vene principalmente per ottenere tre grazie: la li­berazione dal servizio mi­litare, la grazia di ritor­nare in convento, la pre­sta uscita dall’esilio ter­reno, cioè la morte. La bella Vergine di Pompei gli concesse la prima e la seconda grazia, ma non lo ascoltò per la terza. Passarono molti anni e il 19 settembre 1968 Padre Pio compì un gesto delicatissimo verso la Madonna di Pompei. Gli fu presentato un mazzo di rose, a ricordo dei suoi cinquant’anni di stimmate. Con la sua mano piagata egli estrasse dal mazzo una rosa e l’affidò ad un suo figlio spiri­tuale diretto a Napoli, affinché la deponesse dinanzi all’im­magine della Madonna del Rosario di Pompei. In tal modo egli intendeva ringraziare la Mamma celeste, che finalmen­te gli faceva la grazia della morte, chiesta incessantemente per 35 anni con la recita della novena. In tale ricordo è stato offerto alla Vergine un cesto con 50 rose rosse. Sul saluto finale per i numerosi devoti, che hanno sperimentato l’unità nella preghiera, così come suggerito dal Pontefice nella riflessione domenicale, la certezza per ognuno che attraverso Maria “porto sicuro nel comune naufragio” la strada certa per raggiungere la salvezza.