Napoli: Unione Studenti “La città più giovane d’Europa”, ma i giovani chi li interroga?

Oggi abbiamo deciso di scendere in piazza per far sentire la nostra voce. “Siamo qui oggi per chiedere alternanza di qualità, trasporti efficienti, scuole sicure e a norma-dichiara Arianna Antonilli, Coordinatrice dell’Unione degli Studenti Napoli-A seguito di un incontro in comune, a Palazzo San Giacomo, abbiamo ottenuto un tavolo di lavoro sull’edilizia scolastica per riportare i gravi casi che si verificano nelle scuole della nostra città e per presentare lo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti in alternanza e il codice etico”. In 5000, fra studenti medi e universitari di tutto il napoletano, hanno sfilato per le strade di Napoli. per ribadire le condizione precarie dei soggetti in formazione in questa città.Dal diritto allo studio mancato al diritto alla mobilità inesistente passando per il diritto all’abitare“Nel comune di Napoli l’assenza di politiche universitarie circa le residenze universitarie mette gli studenti in una situazione di emergenza-dichiara Gennaro Piccirillo, il Coordinatore di Link Napoli-Sindacato Universitario-che si traduce più che spesso in pratiche illegali come l’affitto a nero, con in più le tariffe che aumentano anno dopo anno, inoltre costretti a subire l’impossibilità di accesso ai servizi sanitari. Rispetto a tutto questo abbiamo presentato delle proposte che facciano emergere i tanti affitti in nero e che saranno discusse nei prossimi incontri del tavolo.”La condizione studentesca in questa regione è ormai drammatica : “15.000, gli studenti e le studentesse iscritti in meno quest’anno ai percorsi formativi in tutta la Campania, il 29 % degli studenti non finisce mai il liceo – dichiara Manuel Masucci, il Coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania-La legge regionale 4/2005, ottenuta con le lotte studentesche, è completa definanziata e sono ben 13 anni che la Regione Campania non stanzia fondi per renderla applicabile! Siamo stanchi di non trovare più opportunità nella nostra regione, il dato è allarmante nel Mezzogiorno: il 26% degli studenti meridionali studia al Nord. Siamo abbastanza agitati; lanceremo un’inchiesta permanente delle condizioni delle nostre scuole, dall’alternanza all’edilizia scolastica vogliamo garanzie!” In tutta Italia ci siamo mobilitati, gli studenti e le studentesse adesso riprendono parola.