Castel San Giorgio: chiusura Festival Città Noir

Si è concluso domenica sera, con uno spettacolo musicale, la tre giorni dedicata al noir metropolitano. Nella splendida cornice di Villa Calvanese, il Festival Città Noir (Premio Jean Claude Izzo) ha visto la presenza di migliaia di persone amanti del genere e che hanno apprezzato le varie sezioni in cui era stata articolata l’edizione di quest’anno. La mostra sui fumetti del Commissario Ricciardi, i cortometraggi della sezione “Camera Oscura” con i registi Elio Di Pace e Domenico Onorato, la parte squisitamente letteraria con Massimo Carlotto e Bruno Morchio; e poi i talk sulla scuola salernitana dei fumetti con Peppe De Nardo e Lucilla Stellato, le tavole rotonde e i dibattiti con Marcello Ravveduto, Sara Bilotti e Luca Poldelmengo. Le partecipazioni straordinarie di Fabio De Caro (Malammore di Gomorra) e Carmine Monaco (‘O Track di Gomorra) hanno conferito alla manifestazione il crisma della attualità e la trasversalità con le varie forme di arte dalla letteratura, alla cinematografia, alla musica e alla poesia.

La direzione artistica del Festival con Massimiliano Amato che si è avvalso della collaborazione di Carmine Pinto (Curatore scientifico del Festival) e di Piera Carlomagno (presidente del Porto delle Nebbie) ha garantito alla manifestazione un elevato livello culturale e di induscusse competenze.

Il Festival Città Noir non ha trascurato neanche momenti più leggeri come il concerto di Federico Salvatore tenutosi venerdì sera in Piazza Nassiriya e un buffet di degustazione sulla Cucina Mediterranea.

La parte letteraria ha visto come primo classificato Luca Limitone (di Livorno) con il racconto “Il coraggio di Lucas”;  al secondo posto invece Michele Piccolino (di Ausonia – FR) con “Come un pesce baleno”; il terzo classificato è risultato Andrea Rudellat (di Torino) con “Giochi di bambini”.

“Una esperienza positiva – ha detto alla fine l’assessore alla Cultura del comune di Castel San Giorgio Antonia Alfano – che certamente andrà ripetuta nei prossimi anni con edizioni ancora più ricche e complete. Abbiamo recuperato un Festival rilanciandone non solo l’immagine ma principalmente il suo alto valore culturale per questo territorio”.