Castel San Giorgio: intitolato Istituto Comprensivo a Rita Levi Montalcini, alla presenza della nipote Piera

Mattinata intensa e ricca di spunti quella di ieri all’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”, che ha registrato una massiccia partecipazione di personale scolastico e familiari degli allievi, per l’intitolazione ufficiale della fucina del sapere, all’insigne Premio Nobel,  lustro al nostro tempo.

Questa la prolusione di Rita Occidente Lupo, Direttore del quotidiano dentroSalerno.it, che ha coordinato la Tavola Rotonda, con l’ospite doc, ingegnere Piera Levi Montalcini, nipote della senatrice a vita Rita.

La manifestazione, fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica, Rosalba De Ponte, sempre intenta ad esperire ogni sorta di stimolo educativo-didattico alla variegata utenza che, dal ciclo dell’Infanzia, a quello della Secondaria di I° grado, coglie l’ampia tassonomia dell’offerta culturale. All’evento non è mancato il saluto istituzionale del ViceSindaco, Giuseppe Alfano, affiancato dall’assessore alle politiche giovanili Justine Galluzzo. “Orgoglio per il territorio poter annoverare un’istituzione educativa, in rete con altre, – ha commentato Alfano – dedicata ad una punta d’eccellenza nel campo sanitario della ricerca, Rita Levi Montalcini, insignita del Premio Nobel per la Medicina nel 1980. E commozione nel poter ospitare per tale evento, la nipote, che continua il legame familiare, nel diffondere germi culturali ad ampio respiro”.

Per le nuove generazioni, che devono crescere in modo sano, ha ricordato il parroco don Gianluca Cipolletta e che sull’esempio di San Giovanni Bosco, grazie ad un’offerta oratoriale possono formare la propria personalità su sani valori. “Riuscendo a conoscere se stessi- ha concluso l’ingegnere Montalcini– sviluppando già dall’infanzia la capacità logica, per affrontare le disparate situazioni vitali. A questo puntava tanto zia Rita, costruendo un rapporto personale con ogni singolo minore. Ferrea la sua memoria, senz’altro talento naturale, che le consentiva d’approcciare ad ogni individualità, nella consapevolezza della diversità di ciascuno. Tra le sue doti, senza dubbio encomiabili la perseveranza e la volitività, nel perseguimento di obiettivi prefissati. Questa la sua ricetta al nostro tempo, insieme all’apprendimento lavorativo. Oggi urge che gli allievi si forgino alla scuola del sapere, apprendendo anche tecniche lavorative. Imparare un mestiere, necessario per la vita. Fatta anche di doveri, da sottoscrivere.

Di qui la Carta, da memorizzare, con una griglia anche di responsabilità da mantenere, nell’osservanza etica del crescer civile. La Scuola è preposta a formare le generazioni e pertanto, gli educatori, votati ad un ruolo delicato ed impegnativo. Di qui la proficua sintonia d’intenti: circa 80 scuole in Italia, intestate a mia zia! Per far sì che dopo il momento celebrativo permanga un raccordo anche con la Fondazione Montalcini, per continuare a lavorare per il bene sociale!”

Allo scoprimento della targa d’intestazione dell’edificio, tra l’entusiasmo degli allievi e la commozione della Dirigente, il fervido ringraziamento della De Ponte alla Montalcini, con l’invito a ritornare in breve tempo nell’Istituto, per iniziative culturali che potranno avvantaggiarsi del suo prezioso apporto ideativo-pedagogico, imperniate sulla tutela della legalità. Di buon grado la Montalcini ha accettato l’invito per il 25 Ottobre, in qualità di relatrice della Tavola Rotonda contro la violenza di genere, accanto a figure di spicco del campo forense, sociologico e psicologico-educativo.