Valle dell’Irno aderisce a Potere al Popolo!

Dopo le indicazioni emerse dall’assemblea Nazionale di Napoli del 26 e 27 maggio e alla luce del percorso iniziato alla vigilia delle elezioni politiche del 4 Marzo scorso, lanciamo una grande campagna di adesione a Potere al Popolo in tutta la provincia di Salerno. L’obiettivo è quello di dare modo a tutte e tutti di esprimersi, contare, scegliere i futuri organi democratici e lo statuto di una forza organizzata, democratica e plurale qual è Potere al Popolo.

Il giorno 20 Agosto alle ore 18, presso il centro polifunzionale Giulio Regeni di Baronissi (Largo dell’accoglienza), ci sarà un assemblea pubblica che vedrà la costituzione formale di Potere al Popolo – Valle dell’Irno. Durante la serata saranno discussi collettivamente i nodi principali dell’organizzazione territoriale di Potere al Popolo, comincerà la campagna di adesione e verranno spiegati i prossimi passi del progetto. Al centro dell’iniziativa, inoltre, una discussione sulle problematiche che attanagliano i nostri territori: la precarietà lavorativa ed esistenziale, il diritto al lavoro e alla dignità, il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente, la questione degli spazi e dell’utilizzo di fondi pubblici, la trasparenza delle amministrazioni comunali e un’alternativa nella gestione dei beni comuni.

Vogliamo costruire una comunità che si propone di costruire qualcosa di nuovo, di differente da tutto quello che esiste, di mettersi innanzitutto in contatto con la gente comune e a fianco di chi ne ha bisogno.

Una comunità che vuole rendersi utile al prossimo e acquisire credibilità con l’esempio, con l’analisi, con le proposte concrete. Radicandosi sui territori e facendo partecipare chi oggi è deluso, chi vive i problemi in prima persona, chi ha qualcosa da dare in termini di idee innovative e creatività. Accumulando piccole vittorie che da subito facciano vedere che forza ha il popolo quando si organizza.

Anche nella valle dell’Irno c’è un’alternativa politica a chi mette al centro gli interessi di pochi o i propri, a chi pensa che l’azione politica sia un continuo “dare per ricevere” e “non risoluzione collettiva dei problemi della comunità”, a chi ha legami con il malaffare e amministra per conto di altri.