Capaccio Paestum: al via kermesse musica popolare cilentana “MyLand Hera Music Festival”

Tutto pronto per la kermesse “Myland Hera Music Festival”, in programma al Linora Village di Capaccio Paestum, sabato 18 agosto a partire dalle 21.

Il festival musicale – inserito nel cartellone principale del “Programma Eventi Estate 2018” capaccese e rivolto alle comunità locali e ai turisti (nazionali ed internazionali) – mira a riscoprire l’identità culturale al fine di promuovere un’offerta turistica unica e fortemente legata al territorio, a dimostrazione dell’impegno che il Comune di Capaccio Paestum mostra per un turismo più consapevole e votato al consumo dei luoghi.

Il Myland Hera Music Festival, patrocinato dal Comune di Capaccio con l’organizzazione a cura delle associazioni “Artisti Cilentani Associati” e “Statale Diciotto”, nasce dall’idea del direttore artistico Lillo De Marco e del direttore musicale Mauro Navarra di avere sullo stesso palco i maggiori rappresentanti della musica cilentana.

Un incontro di artisti professionisti, di stili, provenienza, formazione e percorsi musicali diversi, per una variegata offerta di cultura musicale locale, in grado di diventare l’elemento identitario della comunità territoriale.

Si tratta dunque di artisti di spessore che uniscono le proprie competenze e la loro professionalità per dare forza al “movimento musicale cilentano”, quale rassegna delle eccellenze, senza competizione ma con spirito di unione e collaborazione.

La straordinaria offerta artistica del festival consiste nella moltitudine di generi e mondi musicali appartenenti ai singoli ma che in una serata si fondono in un unico spettacolo il cui filo conduttore è la musica etnica.

Il Cilento ha prodotto varie forme musicali con espressioni diverse e spesso contrastanti, quali i “canti a distesa” o “canti alla cilentana”, i “canti processionali e delle congregazioni, la tarantella (proveniente da altre regioni, rielaborata con l’accompagnamento musicale della chitarra battente e dall’organetto), oltre a componimenti pastorali legati alla natività (con l’accompagnamento “aulico” della zampogna, delle ciaramelle e friscaruli), con l’utilizzo di strumenti della tradizione fino ad arrivare alla forma del cantautorato.

Ed è proprio attorno alla forma cantautorale che – grazie anche al lavoro avviato negli anni ‘80 dal compianto Aniello De Vita – oggi il Cilento vanta ed offre una variegata produzione di canzoni che parlano di sociale, delle tematiche di vita, dei disagi, d’amore e di sdegno.

Tutte queste componenti storico-musicali sono parte integrante e fondamenta culturali del festival MyLand, per un viaggio musicale sulle tipicità sonore e stilistiche territoriali dalla tradizione all’innovazione musicale.

Una selezione di bravissimi artisti cilentani si susseguiranno sul palco in un concerto, con uno o due brani scelti dal proprio repertorio: Alina, Michele Pecora & Peppe Cirillo, Giovanna Germanò, Santino Scarpa, Angelo Loia, Pina Speranza, Paola Salurso, Fortunata Monzo, Daniele Botticchio, la Compagnia di musica popolare “Daltrocanto”, Amleto Livia, il contastorie Domenico Monaco.

Ad accompagnare l’esibizione del singolo artista – eeseguendo rigorosamente l’arrangiamento originale del brano – l’orchestra etno-pop e dal carattere mediterraneo formata da eccellenti musicisti ognuno con esperienze e competenze in diversi generi musicali: Luca De Marco (Batteria), Pasquale Mastrogiovanni (Basso), Lello Cardone (Chitarra acustica e buzuki), Giustina Gambardella (Percussioni), Hamlet Livia (Violino), Angelo Loia (Chitarra classica), Umberto Elia (Piano), Mariano Castiello (Tastiere), Lillo De Marco (Chitarra elettrica e Buzuki), Mauro Navarra (Flauto), Fortunata Monzo e Giovanna Navarra (cori). Guest: Antonio Giordano (Chitarra battente e Zampogna), Martino Brucale (Ciaramelle e Friscaruli).

La programmazione di eventi e di altre iniziative di questo genere, infatti, punta a favorire una transizione dal classico modello di turismo balneare, stagionale e standardizzato, composto dal binomio sole-mare, ad un turismo di tipo esperienziale, caratterizzato dalla relazione diretta tra l’ospite e la comunità locale.

In quest’ottica i visitatori non sono solo invitati a vivere il territorio comunale, già di per se ricco di storia e archeologia, ma anche il Cilento e a sperimentarlo nella sua essenza più profonda, venendo coinvolti anche dal punto di vista emotivo, sviluppando così sentimenti di rispetto e appartenenza nei confronti dei luoghi e delle comunità visitate.

Tra gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale di Capaccio-Paestum quello della valorizzazione del territorio attraverso eventi che si caratterizzino per il recupero della tradizione popolare e della storia millenaria del Cilento: l’obiettivo è quello di coinvolgere nuovi flussi turistici motivati dalla ricerca di contesti autentici in cui vivere le emozioni del passato e l’esperienza delle tradizioni ancora fortemente radicate nell’intera area.

Per il raggiungimento di tali obiettivi il comune vuole promuovere eventi finalizzati alla promozione turistica del territorio attraverso molteplici ambiti tematici, veri e propri percorsi integrati tra loro: musica, storia millenaria e archeologia, dieta mediterranea, eno-gastronomia, prodotti riconosciuti a livello mondiale (mozzarella di bufala).

Incentivare il turismo, attraverso la valorizzazione delle tipicità locali, la dieta mediterranea, le bellezze naturalistiche e paesaggistiche, le risorse archeologiche e storiche, l’artigianato e i prodotti tipici locali dal mare alle alture, la musica autoctona del territorio con l’opportunità di invertire il trend negativo del declino sociale ed economico e lo spopolamento soprattutto delle zone interne e rurali del Cilento.

Un grande evento culturale che da forza al movimento musicale cilentano ed i suoi interpreti finalizzato alla valorizzazione di valori e culture del territorio legate alla musica etnica quale salvaguardia, valorizzazione e promozione dei valori etno-antropologici, storici e culturali della nostra terra per un viaggio musicale unico e accattivante dalla tradizione all’innovazione musicale.