Conosciamo i Balega (Congo RD): Furaha e la medicina prodigiosa

padre Oliviero Ferro, missionario saveriano  

Furaha non trova pace nella casa di suo marito: ogni giorno litigi, minacce e tante volte si viene anche alle mani, quando non si arriva al peggio. Veramente non ne può più. Un giorno prende la decisione di andare dall’indovino per cercare la medicina adatta per vincere tale stress e per dare un po’ di giudizio al marito. Prende con sé un bel gallo e va dall’indovino. Presenta il suo caso e l’indovino cerca di mostrarle la gravità della situazione. Si informa su tutto, poi si ritira a preparare una medicina veramente speciale Ritorno con una boccettina  piena di una medicina di colore rosso e c’è lo scambio. Il Guaritore le dà le consegne: ”Quando il marito, tornando a casa, comincia a lamentarsi, ad alzare la voce, a smaniare e ad urlare, tu prendi un cucchiaio di questa medicina e la conservi in bocca finchè tutto rientra nella calma e poi la mandi giù. Va e vedrai che ben presto vivrete in pace”. Quella ringrazia e se ne va. Il marito rientra e la donna si comporta come le fu suggerito. Il marito, constatando il mutismo della moglie, si arrabbia di più, poi, non trovando eco, sbollisce e ridiviene calmo. Questo un giorno, poi un altro, poi un altro ancora, il marito non trova più gusto e, rientrando, si mette calmo e tutto continua in una grande pace. Nel frattempo la medicina è finita e la donna va di nuovo dall’indovino, magnificando il potere della sua medicina e chiedendone dell’altra. Ma l’indovino dice alla donna:” La mia medicina era acqua pura cui ho aggiunto un po’ di colore per trarti in inganno, ma la vera medicina sei stata tu, che,mettendo un cucchiaio di acqua in bocca, non potevi rispondere e ci vogliono due per fare la guerra. E’ come avere due galli in un pollaio: se uno non partecipa, la guerra è finita sul nascere. Ritorna a casa e continua a comportarti così e ci sarà pace nella tua casa”.