Per Agropoli ed il Cilento, un mondo nuovo

Giuseppe Lembo
Il CILENTO, una Terra naturalmente meravigliosa che, i cilentani, facendole un male da morire, proprio non sanno VOLERE BENE, manifestandole indifferenza o peggio ancora comportamenti dal fare carico di negatività, facendole un MALE DA MORIRE e negandola sempre più tristemente al FUTURO. C’è, purtroppo, nel Mondo cilentano, una crescente umanità dalla disumanità diffusa, carica d’indifferenza per l’insieme umano e sociale fatto di un diffuso avere/apparire indifferente all’ESSERE IN DIVENIRE, in triste solitudine, negandosi alla centralità dell’UOMO.
Il comprensorio CILENTO, ai fini turistici, ma non solo, sono meritevoli di grande attenzione sia privata che istituzionale. Purtroppo, facendo un male da morire al Territorio ed alla sua gente in crescente, umana sofferenza, c’è in giro una diffusa aria di dismissione, con una confusione di un fare sempre più improvvisato, mancando di saggi modelli di riferimento, per innervare quel Mondo Nuovo, assolutamente necessario per non MORIRE DI CILENTO.
Le risorse cilentane (paesaggistiche, naturali, storiche, culturali) a cui mi permetto di aggiungere quelle eno-gastronomiche, parte importante di eccellenze alimentari italiane che ci sono invidiate dal Mondo e da NOI poco attentamente considerate con una grave indifferenza cilentana, triste espressione di un’umanità’ senz’Anima che non sa assolutamente volersi bene e facendosi un male da morire, si nega al FUTURO. Siamo al redde rationem.
Una resa dei conti da tempo scaduto che non ci permette assolutamente indifferenza, incertezza del fare e/o proroghe. Occorre e da subito, che l’insieme pubblico-privato cilentano con la dovuta saggezza, rimboccandosi le maniche, si armi a 360 gradi di idee del fare per elaborare un PROGETTO CILENTO, TURISTICO MA NON SOLO che, con la forza della centralità dell’UOMO, si affidi saggiamente ai saperi ed ai valori dell’ESSERE IN DIVENIRE, per un LABORATORIO CILENTO DI UMANITÀ NUOVA, con un TURISMO CULTURALE, alla base di quel TURISMO DI ALTA QUALITA’, che può essere concretamente reso possibile in TERRA CILENTANA, sempre che i “CILENTANI” ne siano capaci e lo vogliano.
Partendo da qui, con un saggio cammino di insieme, si può recuperare il nostro CILENTO ad un Mondo Nuovo, rendendolo, prima di tutto, attivo PROTAGONISTA DI UN NUOVO UMANESIMO, al fine di dare, partendo dal CILENTO, al mondo universalmente globale del Terzo Millennio, l’assolutamente necessaria centralità dell’UOMO, per sconfiggere il ”mostro” dell’Avere/Apparire, che ha divinizzato le mute cose e sta tristemente facendo morire il Mondo umano a partire da NOI.
Seminiamo la voglia umana di un grande CILENTO, con alla base il protagonismo degli insostituibili VALORI DELL’ESSERE IN DIVENIRE.
Questo impegno condiviso di un saggio pensiero cilentano, un pensiero concretizzato dal fare, sarà l’Anima nuova per un CILENTO IN CAMMINO, capace di affrontare e vincere le grandi sfide di questo nostro tempo, dando al Territorio un RINASCIMENTO DELL’ANIMA PER UN MONDO CILENTANO UMANAMENTE NUOVO.