Mercato San Severino: troppe ombre su affidamento raccolta rifiuti, esposto del Movimento Civico Sanseverinese

Un dettagliato esposto sull’affidamento in “proroga” del servizio di igiene urbana e di raccolta differenziata dei rifiuti effettuato dall’Amministrazione Comunale di Mercato San Severino è stato presentato da Giovanni Romano, quale legale rappresentante del Movimento Civico Sanseverinese, alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).

“Abbiamo esaminato attentamente la procedura che ha portato all’ennesima “proroga tecnica” del servizio di igiene urbana e di raccolta dei rifiuti nella nostra Città – dichiara Giovanni Romano – e abbiamo concluso che è necessario un accertamento dei fatti da parte dell’Autorità Giudiziaria e dell’ANAC.

Dopo l’annullamento della procedura di gara pubblica del servizio del valore di oltre 18 milioni di euro per cinque anni e dopo numerosi affidamenti in “proroga tecnica”, il Comune è ricorso ad una gara informale assegnando a fine maggio il servizio per 37 giorni all’attuale gestore, l’impresa SI.ECO. SpA.

Dopo tale affidamento, sarebbe stato “normale” che l’Amministrazione Comunale, nel rispetto delle vigenti norme e delle recenti pronunce dell’ANAC in materia di “proroghe” (Comunicato del Presidente dell’11.05.2016), deliberasse di procedere con immediatezza con una nuova procedura di gara per evitare il già reiterato e abusato ricorso alle “proroghe tecniche” cui il Responsabile dell’Area Tecnica è stato costretto a ricorrere finora per evitare l’interruzione del pubblico servizio con il conseguente insorgere di problemi di natura igienico-sanitari.

Invece, in modo inspiegabile, la Giunta Municipale con la delibera n. 129, solo in data 03.07.2018 (ad oltre trenta giorni dall’aggiudicazione all’impresa SI.ECO S.p.A.) ha approvato un atto di indirizzo con il quale ha ritenuto “necessario rivedere compiutamente le attività relative al progetto del servizio” e demandato al Responsabile dell’Area Tecnica “gli adempimenti necessari ad assicurare la continuità dei servizi in oggetto, valutando le modalità più opportune, in applicazione della vigente normativa”.

La diretta conseguenza dell’atto della Giunta Municipale sopra richiamato è stata la ENNESIMA PROROGA TECNICA cui è stato “costretto” a ricorrere il Responsabile dell’Area Tecnica per non interrompere il servizio e per poter predisporre un nuovo progetto come voluto dalla Giunta Comunale.

E infatti, il sei luglio scorso, il servizio è stato affidato “IN PROROGA” sempre all’impresa SI.ECO S.p.A. per altri 150 (centocinquanta) giorni e per un valore di ben 960.839,55 euro!

Appare evidente, quindi, che la nuova ed ennesima “proroga tecnica” cui è stato “costretto” il Responsabile dell’Area Tecnica sia da ricondurre esclusivamente al ritardo con cui la Giunta Comunale ha approvato l’atto di indirizzo e, soprattutto, alla “novità” introdotta  a ridosso della scadenza dell’affidamento temporaneo all’impresa SI.E.CO S.p.A. consistente nella “necessità” di un nuovo progetto rivedendo compiutamente le attività del servizio.

Ma le “stranezze” dell’affidamento non finiscono qui.

In data 17 giugno 2018 – prosegue Giovanni Romano – a “proroga tecnica” già avvenuta, il Sindaco pro-tempore del Comune di Mercato S.Severino ha indetto una conferenza stampa nella quale ha annunciato le modifiche al sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti solidi urbani che, di fatto, “anticipano” le modifiche con le quali l’Amministrazione ritiene “necessario rivedere compiutamente le attività relative al progetto del servizio” come citato nell’atto di indirizzo contenuto nella Deliberazione di Giunta Comunale n. 129 del 03.07.2018.

Solo che a realizzare gran parte di queste modifiche sarà proprio l’impresa SI.ECO S.p.A., presente al tavolo della conferenza stampa.

E’ del tutto evidente che l’impresa si ritroverà nella invidiabile condizione di poter “partecipare” attivamente alla redazione del nuovo progetto (quello che sarà oggetto della gara da indire) e, potendolo attivamente “costruire” sul campo, sarà INEVITABILMENTE avvantaggiata.

Insomma – aggiunge Romano – gli atti dell’Amministrazione esaminati sembrerebbero favorire l’impresa che attualmente gestisce il servizio integrato di igiene urbana e servizi accessori in vista della gara da espletarsi entro dicembre 2018.

In primo luogo per aver ingiustificatamente deliberato in modo tardivo con l’atto di indirizzo contenuto nella Deliberazione n. 129 del 03.07.2018.

In secondo luogo per aver deliberato, con lo stesso atto, di dover predisporre un nuovo progetto del servizio integrato di igiene urbana e servizi accessori, circostanza che ha costretto” il Responsabile dell’Area Tecnica a determinarsi per una ennesima e lunga “proroga tecnica” del valore di circa UN MILIONE DI EURO.

In terzo luogo per aver anticipato le modifiche del nuovo progetto (ancora in fase di definizione) concordandole con l’attuale impresa che gestisce il servizio integrato di igiene urbana e servizi accessori e consentendo alla stessa di attuarle in modo da avvantaggiarla in vista dell’espletamento della gara.

Infine, sembra che l’attuale gestore stia provvedendo a delle nuove assunzioni di personale non rientrante nell’elenco dei dipendenti del precedente gestore e, quindi, al di fuori del “cantiere” rilevato.

Le modalità di queste assunzioni non sono note nonostante si tratti di un servizio pubblico finanziato interamente con risorse pubbliche.

Il nuovo personale assunto, inoltre, non fa parte dell’elenco degli ex lavoratori della società comunale Ge.Se.Ma. s.r.l. dichiarata fallita che, invece, hanno diritto ad una ricollocazione lavorativa essendo attualmente percettori di ammortizzatori sociali.

E’ opportuno rilevare che i “nuovi” assunti ben potrebbero acquisire il diritto ad essere “stabilizzati” in vista del prossimo passaggio di cantiere che avverrà quando sarà espletata la gara che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) porre fine alla “proroga” attuale.

Troppi sono gli aspetti poco chiari dell’intera vicenda – conclude Romano – per cui si rende necessario, a nostro avviso, un accertamento che abbiamo richiesto alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e all’ANAC trattandosi di fondi pubblici da utilizzare in un settore particolarmente complesso come quello dei rifiuti”.