Pontecagnano Faiano: rifiuti, da emergenza a risorsa

Sempre più fattivo il contributo del Sindaco Giuseppe Lanzara sul tema dei rifiuti a Pontecagnano Faiano.

Alle prime luci dell’alba di ieri, infatti, il Primo Cittadino ha effettuato dei sopralluoghi nelle zone periferiche del comune per eliminare le microdiscariche sparse nel territorio.

Soddisfatto del lavoro svolto, il Sindaco ha affermato:

“Siamo in un periodo di grande difficoltà amministrativa e strutturale, eppure ci stiamo impegnando ai massimi livelli per garantire risultati importanti, che vadano nella direzione di una rivoluzione in questo ambito. Ringrazio i cittadini, perchè è anche attraverso la loro collaborazione che abbiamo ottenuto i primi risultati: più trentacinque quintali di plastica riciclata e meno volume di secco non riciclabile. Questo è indice del fatto che gli abitanti stanno differenziando meglio, con maggiore consapevolezza e senso di responsabilità. Inoltre rivolgo un positivo apprezzamento agli agenti della Polizia Municipale, che stanno effettuando le dovute sanzioni a chi non rispetta le regole. Nel contempo preannuncio una campagna di informazione e sensibilizzazione che raggiungerà tutte le case. Gradualmente faremo grandi cose, per il nostro territorio e per la nostra salute”.

Sul possibile conferimento del secco presso l’impianto di Sardone, come da ordinanza emessa il 26 luglio scorso dal Presidente della Provincia Giuseppe Canfora, il Sindaco ha chiarito:

Rifuggo da ogni operazione di sciacallaggio politico. Soprattutto in queste ore è bene concentrarsi sui fatti: il provvedimento riguarda un momento emergenziale, pertanto se anche andasse in porto sarebbe provvisorio e non definitivo; simili azioni erano state intraprese in passato, negli anni 2011, 2012 e 2013, per mano degli allora Presidenti Cirielli e Iannone, senza che i soliti qualunquisti locali, che rivestivano anche allora cariche pubbliche, alzassero un dito per opporsi; i rifiuti in questione non concernono l’indifferenziato, bensì la parte secca tritovagliata, debitamente imballata e preventivamente predisposta in un capannone presidiato per non incorrere nel rischio di incendi di natura dolosa”.