Scafati: nessun parere da Ministero, Comune non pagherà arretrati a dipendenti, denuncia Csa Salerno

Niente indennità di produttività arretrate ai dipendenti comunali di Scafati. A denunciare la questione è Angelo Rispoli, segretario della Csa Salerno, al termine dell’incontro avuto nella giornata di mercoledì con il prefetto Giorgio Manari, responsabile della commissione straordinaria del Comune. “Abbiamo ricevuto la comunicazione che il Comune non pagherà le spettanze relative al 2016 e al 2017 perché il ministero dell’Interno non si è pronunciato e dunque l’Ente non sa come muoversi. Questa è una violazione degli accordi firmata qualche settimana fa proprio dagli stessi amministratori del Comune di Scafati. E’ un paradosso tutto italiano: lo Stato non sa cosa fare”, ha dichiarato Angelo Rispoli. Pertanto, i circa 150 dipendenti di Palazzo Mayer non riceveranno i quasi 1.000 euro che da due anni attendono di vedere in busta paga. “E’ l’ennesimo schiaffo alla legalità”, ha spiegato Rispoli. “Capiamo le difficoltà di amministrare un Ente sciolto per infiltrazioni camorristiche, ma fermarsi davanti a un parere negato è l’ennesima vittoria della burocrazia. Questi lavoratori, in organico ridotto, offrono la loro professionalità in modo quotidiano. Confermare il mancato pagamento vuol dire mancargli di rispetto. Infine, la domanda sorge spontanea: perché sono stati firmati gli accordi se sin dal principio c’erano dubbi sulla fattibilità dell’operazione? La risposta, forse, è già in nostro possesso: si voleva prendere tempo, magari non pensando di prendere in giro le maestranze. Infine, aspettiamo sempre di essere convocati dal maggiore Giovanni Forgione per discutere delle criticità in seno alla polizia municipale scafatese”.

Auspica una risoluzione della vertenza anche Pasqualino Carbone, delegato della Csa Salerno in forza alla Municipale di Scafati. “Viviamo mesi difficili, ma nonostante tutto proviamo a tenere la barra dritta per il bene della comunità”, ha affermato il sindacalista. “Abbiamo dimostrato apertura nei confronti della triade commissariale, ma adesso ci aspettiamo un segnale di distensione che ci traghetti alle prossime elezioni”.