Mercato San Severino: festeggiamenti per San Vincenzo Ferreri

Anna Maria Noia

Cresce il fermento popolare, e fervono (alacri) i preparativi, per l’edizione 2018 delle celebrazioni in onore di S. Vincenzo Ferreri – in Mercato S. Severino. Tutto, in atto dal 3 al 6 agosto. Anche stavolta, come ogni anno, il programma di iniziative – sia di stampo religioso che civili e culturali – è nutrito e atteso dalla comunità sanseverinese. Oltre alle svariate occasioni di raccoglimento e preghiera, oppure di intrattenimento, la novità di quest’anno è il giubileo nella chiesa di S. Giovanni in Parco (dove è situata, appunto, la statua del taumaturgo spagnolo – morto nella cittadina francese di Vannes nel 1419). È, questo 2018 – dal primo agosto fino allo stesso mese dell’anno che verrà – l’anno giubilare nella suddetta chiesa, in quanto ricorre il sesto centenario dalla dipartita di S. Vincenzo. Secondo il decreto (favorevole) proveniente dalla Santa Sede, visitando S. Giovanni in Parco si potrà lucrare l’indulgenza plenaria. Ciò, alle condizioni previste dalle norme ecclesiastiche: opportuna confessione (con la contrizione verso i propri peccati), accostamento all’eucarestia, preghiere secondo le intenzioni del Santo Pontefice. Un momento davvero speciale, dunque, per i fedeli che si affidano al santo e/o per i parrocchiani che afferiscono ogni domenica alla S. Messa. Il programma religioso si è aperto il 2 agosto, con l’inizio del triduo di preghiera – alle 18.30, con la recita del Rosario meditato, e alle 19 con le funzioni eucaristiche; il 4 agosto, invece, alle 18 si vivrà il sacramento della riconciliazione per i portatori delle statue dei santi – disponibili a recarsi in processione domenica 5 agosto, ore 19.30. Dopo la Messa di sabato 4, al termine della quale chi vorrà potrà baciare la reliquia di S. Vincenzo, il giorno dopo le Messe iniziano alle 8 e alle 9.30. Alle 11, si terrà quella solenne. Alle 19.30 di domenica, come detto, le principali strade di S. Severino faranno da cornice alla processione. Al rientro da questa, indicativamente verso le 21.30, sul sagrato di S. Giovanni si potrà ammirare lo spettacolo di fuochi pirotecnici, offerto dalla ditta “Salvati fireworks”. Infine, il 6 agosto, la S. Messa delle 19. E questo è quanto, per gli appuntamenti religiosi. Il programma civile, invece, ha inizio il 3 agosto alle 21 – con la serata danzante, a cura di Antonio Ceccola. Un importante evento, per il 4 agosto (alle 21), è la prima edizione del Premio Letterario Internazionale “S. Tommaso d’Aquino” – organizzato dall’amministrazione comunale. il 5 agosto, già dalla mattinata, previsto l’arrivo della banda musicale “Città di Bracigliano” – che allieterà, dalle 8.30, i Sanseverinesi appassionati di marcette e musica – appunto – bandistica. Alle 22, ecco il concerto diretto dal maestro Carmine Cardaropoli. Infine, il 6 agosto, da non perdere è lo show della cover band di Lucio Battisti – “Il nostro canto libero” – in piazza Ettore Imperio. Tutto alle 21. Alle 23.50, in conclusione, sarà sicuramente insuperabile il consueto spettacolo piro-musicale (sempre in piazza). Dal 2 al 6 agosto, sarà ospitata presso la cappella del santo la retrospettiva: “La vita di S. Vincenzo nell’arte pittorica” – a cura della professoressa Elena Pironti. Il comitato festa – che si occupa, ogni volta, di rendere onore a S. Vincenzo – è formato da tanti cittadini. Che lavorano sodo per organizzare – sempre al meglio – le manifestazioni annuali. Ne è soddisfatto il parroco, don Peppino Iannone. Citiamo solo alcuni dei responsabili di tal comitato (i più “attivi”, se così si può affermare), senza voler tralasciare o tantomeno offendere nessuno: il carabiniere Mario Puca e famiglia, Ulisse Selvitelli, la già citata Pironti e altri protagonisti dietro le quinte e umilmente nel silenzio (ce ne sono numerosi). Il domenicano Vincenzo Ferreri è rappresentato, iconologicamente ed iconograficamente, come “l’angelo dell’Apocalisse” – per il tono severo e veemente, vibrante, delle sue prediche. Infatti ha le ali, con la fiammella dello Spirito Santo sul capo. Appartiene all’ordine di S. Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa e fratello di Maria e Teodora d’Aquino – sposate ai principi Sanseverino. La sua ricorrenza – il dies natalis – cade il 5 aprile. Non deve essere confuso con S. Vincenzo martire (di Saragozza, quindi anch’egli spagnolo), che si festeggia il 22 gennaio. Il Ferreri si trovò a vivere nell’epoca dell’antipapa e della Cattività Avignonese – un periodo critico per la Chiesa d’Occidente, con due papi al soglio di Roma e di Avignone. In un primo momento, il Nostro era a favore del papa avignonese. Pertanto si “meritò” le aspre critiche della contemporanea S. Caterina da Siena (29 aprile); le rampogne riportarono il taumaturgo sulle sue decisioni. Ogni anno, in agosto, tutti i Sanseverinesi “cosmopoliti” e da ogni parte del mondo giungono nel loro paese natio (o di residenza) per omaggiare – degnamente – con la presenza il grande protettore e patrono (con S. Rocco, ma anche con la Madonna del Rosario) dell’antico Stato di Sanseverino.