Conosciamo i Balega (Congo RD): la tartaruga sposa la figlia del re

 padre Oliviero Ferro, missionario saveriano  

Il proclama del re, tenuto segreto alla famiglia degli scimpanzé, Sokomutu, diceva: ”Chiunque potrà sposare mia figlia, non chiedo dote, non ho bisogno di soldi, lo darò in sposa a chi tra voi riuscirà a portarmi vivo il padre di tutti i sokomutu qui davanti al mio palazzo reale, quello è all’origine della rovina di tutti i nostri raccolti”. Tutti gli animali, dai più grossi ai più piccoli, vogliono provare l’avventura. Alcuni provano ad attirarlo con l’inganno, altri con la forza. Ci prova il leone, l’elefante, il leopardo, il boa e tanti altri, ma nessuno è degno di maritare la figlia del re. Ormai il re stava chiudendo la partita, quando si presenta Kobe, la tartaruga:”Anch’io voglio provare” “E’ tuo diritto” risponde il re. Vecchio e saggio com’è,Kobe, sa di preciso dove trovare il capo dei Sokomutu. Parte di buon mattino nella foresta, portando con sé una piccola anfora riempita di miele e ben chiusa. Con la sua calma proverbiale arriva al villaggio dei Sokomutu. Vi arriva verso il tramonto. Le scimmie sono già sull’albero principale vicino al fiume, in attesa della notte. Lui arriva e chiama:”Fratello Sokomutu, dove sei?”. “Ah, vecchio Kobe. Che miracolo vederti qui nel mio villaggio! “(Sokomutu) “Che cosa hai fatto oggi?”(Kobe) “Cosa vuoi, il solito: sono andato a procurare da mangiare alla mia numerosa famiglia, superando mille ostacoli. Abbiamo mangiato, abbiamo bevuto e attendiamo la notte” (Sokomutu) “Senti, non potresti venire giù, parlare da uomo a uomo, senza rompermi il collo a guardare su?”(d Kobe). D’un balzo Sokomutu fu di fronte a Kobe. “Se ho capito bene” aggiunse Kobe “hai detto di aver bevuto e…che cosa hai bevuto?” “Che scoperta ( Sokomutu), l’acqua che il Buon Dio ci ha dato. La vedi là che scorre”. “Cosa? (Kobe)Bevi ancora quell’acqua là? Adesso capisco perché non vivete a lungo come me, voi Sokumutu, corrosi come siete da ogni sorta di vermi. Ma caro fratello, non ti credevo così arretrato”. “Non fare tanto il galletto” rispose Sokomutu abbastanza risentito “se no mi fai arrabbiare, tu, maestro, cosa bevi di tanto buono,tu? “Vedi quest’anfora? (Kobe) Contiene l’acqua che noi kobe beviamo da tanti anni” “Non farai l’egoista (Sokomutu), fammela almeno assaggiare” “Prendi (kobe) è tutta per te:l’ho portata per te e per la tua famiglia”. La apre, la gusta, ne beve ancora e sembra impazzire di gioia e invita tutta la famiglia a scendere e a bere l’acqua miracolosa. Alla fine Sokomutu dice:”Mio vecchio Kobe, siamo sempre stati amici, dimmi, dove si trova il tuo pozzo, perché anch’io possa bere di quest’acqua” “Stasera è tardi (kobe), tu mi ospiterai, vero? Domani mattina all’alba partiamo, perché è abbastanza lontano”. Il Sokomutu non riesce a prendere sonno, pensando alla nuova acqua che potrà bere con tutta la sua famiglia. Ancora, notte, sveglia Kobe e tutta la famiglia è già pronta per andare alla nuova fonte. All’alba partono. Il Sokomutu prende Kobe sulle spalle per poter fare più presto. A un chilometro dal villaggio del re, Kobe prende da parte Sokomutu e gli dice:”Credevo che ci pensassi tu, ma sei veramente senza intelligenza. Non penserai forse che io sia disposto a portare tutta la tua famiglia fino alla fonte…Con tutte quelle donne e bambini, addio segreto e la nostra acqua finisce in un batter d’occhio” “E’ vero(sokomutu), come mai non ci ho pensato!” E rivolto alla famiglia disse:”Voi vi fermate qui ad attenderci, ciò che stiamo facendo è cosa da capi per un segreto assoluto”. Continuano il viaggio a due. Arrivati vicino al villaggio, Kobe impone a Sokomutu silenzio assoluto, aggirano il villaggio ed entrano nella porta di servizio del palazzo del re. Invitando al silenzio assoluto, entrano nella stanza. “La fonte è laggiù, ma non vorrei che qualcuno ci avesse seguito, perciò è più prudente inchiodare bene la porta”. Dice Kobe e prende il martello e chiodi e incomincia. Ma Sokomutu:”Da’ qui, altrimenti siamo qui ancora domani”. Inchioda come si deve e scendono per la scala. “Sorpassa quella porta, siamo alla fonte” dice Kobe, aprendo la porta. Le guardie prendono Sokomutu e lo portano davanti al re per una morte certa.