Salerno: emergenza rifiuti, denuncia Fiadel

Subito lo stipendio del mese di giugno. E’ la richiesta effettuata questa mattina dai 24 lavoratori impegnati all’interno del cantiere di Baronissi per la raccolta dei rifiuti e spazzamento. A sostenere il sit-in di protesta pacifica è stato Carlo Ceresoli, sindacalista della Fiadel provinciale, che ha tenuto anche un’assemblea nel piazzale di via Carlo Alberto Della Chiesa, all’interno dell’isola ecologica. “Questi operai sono esasperati”, ha detto Ceresoli al termine dell’assemblea dove è stato proclamato lo stato d’agitazione. “La mancata erogazione dello stipendio è solo uno dei problemi che attanaglia le maestranze del cantiere di Baronissi. Non è possibile ricorrere, sistematicamente, al decreto ingiuntivo per vedersi conosciuto il Tfr dopo essere andati in pensione. Inoltre, le condizioni di sicurezza nel cantiere sono al minimo storico e i mezzi a disposizione non sono idonei. Infine, l’intervento dei carabinieri sulla gestione delle presenze all’interno del luogo di lavoro sta condizionando non poco l’operato degli operai. Su questo frangente sono state dette cose molto lontano dalla realtà che hanno addolorato tutti gli addetti al cantiere, creando un clima negativo nell’opinione pubblica”. Da qui, la richiesta ai vertici dell’azienda “L’Igiene Urbana” di Scafati, ditta che sei anni fa si è aggiudicata l’appalto a Baronissi. “Abbiamo chiesto ai manager il rispetto del contratto con l’erogazione, nei tempi dovuti, di ogni spettanza, il pagamento regolamentare delle ore di straordinario e l’adeguamento immediato dei mezzi di lavoro nonché delle misure di sicurezza nel cantiere. Al Comune, titolare dell’appalto, chiediamo il controllo sulle attività svolte da “L’Igiene Urbana”. E’ inconcepibile che l’Ente, titolare del servizio pubblico, possa fare finta di niente e si ricordi solo della raccolta differenziata quando c’è da ritirare dei premi vinti grazie all’operato di lavoratori”.