Cambiare saggiamente, per costruire un mondo nuovo, con al centro l’uomo dell’essere e non le mute cose

Giuseppe Lembo

Caro SAVIANO, sono un UOMO ricco di grande umanità verso gli Altri della Terra, in quanto espressione dei VALORI DELL’ESSERE IN DIVENIRE, una condizione umana sempre più indifferente ad un Mondo dei falsi valori di un Avere/Apparire, sempre più estranea alla centralità dell’UOMO. Sulla scena di una triste umanità senz’Anima, troviamo sempre più, un UOMO VIRTUALE, che da UOMO MONDO, DIVINIZZA se stesso.

Un se stesso fortemente PIENO DI SE’, pur essendo vuoto, senz’Anima e senza VALORI DA UMANITÀ CONDIVISA.

Sono gli “SPUTASENTENZE” di un tempo tristemente vuoto, dove cresce la presenza umana da IO MONDO che, oltre ad affollare il web, sempre più ricco di imbecilli del web, così come saggiamente definiti da UMBERTO ECO, affollano anche i tanti teatrini di un falso confronto delle idee, alla ricerca di false verità ed affollano, tra l’altro, le vie di una comunicazione italiana, purtroppo, sempre meno autentica, con i falsi protagonisti del pensiero unico che sputano le loro verità/sentenze, sfacciatamente contrabbandate per VERITÀ ASSOLUTE, da riconoscere come tali e da rispettare come pagine di un vangelo italiano, sempre più falso e bugiardo.

Le critiche, per essere saggiamente utili all’umanità’ d’insieme,devono avere in sé un forte humus del buon senso e della condivisione d’insieme. Se, trattasi invece delle false verità/Vangelo di chi pretende di rappresentare il MONDO, da pensatore del pensiero unico che tutto sa e che tutti devono accettarlo, perché così è. Perché solo così è e non ci sono altre verità. Questi soloni del niente fanno un male da morire all’insieme umano e sociale italiano che, senza certezze, navigando a vista e senza valori, si nega tristemente al FUTURO. Chi scrive è un PACIFISTA ed un UMANISTA che crede, senza confusione, nel Mondo in cammino con al centro l’UOMO DELL’ESSERE ed i VALORI UMANI D’INSIEME che sono l’Anima del FUTURO DEL MONDO che chiede ai saggi e giusti della Terra, Grande senso di UMANITÀ DI INSIEME, Grande attenzione per i saperi e la conoscenza, Grande rispetto per l’Altro in quanto Uomo ed un Grande umano impegno per una saggia condivisione dei Diritti e dei Doveri.

La confusione e le false verità non giovano a niente ed a nessuno! Non giova sentenziare, da falsi saggi della Terra, con false verità che aumentano la triste confusione umana contrabbandando l’universalità’dei falsi DIRITTI senza DOVERI che, proprio non servono ai cittadini del Mondo, strumentalmente svuotati di dignità umana, di valori e di sagge certezze per il FUTURO SEMPRE PIÙ NEGATO. Ribadendo il mio impegno per la centralità ed il rispetto universale dell’UOMO, non accetto il sempre più inquinato ”falso buonismo”, per situazioni umane da riconsiderare e riportare a normalità, cancellando lo sfruttamento della carne umana e l’infame mercato di uomini, per sempre meno nobili e saggi fini.

Pensiamo al Futuro riconsiderando l’UOMO e la TERRA dove abita sempre più ammalata di UOMO. Tanto, facendo crescere l’UMANITA’ D’INSIEME NEL SAGGIO UMANO RISPETTO DEGLI UNI PER GLI ALTRI.

Concludendo, a ROBERTO SAVIANO, intellettuale italiano del SAPERE UNICO, bandiera universale di falso buonismo, voglio ricordare la sempre più diffusa povertà italiana, con dieci milioni di poveri italiani indifferenti a chi predica, spesso senza senso, per l’universalità’ dei DIRITTI DEL MONDO che concretamente condivido, come percorso di FUTURO UMANO DA COSTRUIRE SAGGIAMENTE INSIEME. Da ultimo, voglio ricordare la grande tragedia umana che attende il FUTURO ITALIANO, purtroppo, del tutto indifferente ai santi predicatori italiani, SAVIANO compreso.

Nessuno parla del male oscuro di un’ITALIA DAL FUTURO NEGATO.

Caro Saviano, nel vicino 2060, come da previsioni ISTAT, gli italiani saranno dimezzati (da 60 milioni di oggi diventeranno solo 30 milioni). Una grande tragedia per l’Umanità italiana dal futuro cancellato! Da ultimo, senza entrare nel merito, dico a SAVIANO che, in un Paese normale e saggiamente civile, anche un intellettuale dall’aureola divina, non si deve permettere, rivolto a due Ministri in carica della Repubblica Italiana, di usare espressioni infelici