Fisciano: convegno geologico “Importanza meteorologica su attività antropica”

Il nostro Pianeta Terra ha subito nel corso di milioni di anni, continui cambiamenti di clima, intensi e repentini. L’uomo si è sempre adattato a questi cambiamenti, tuttavia, lo sviluppo sociale, demografico e tecnologico sta mettendo a dura prova la capacità di adattamento e sopravvivenza non solo dell’uomo, ma dell’intero ambiente vivente.

Il Global Risk Report 2018 afferma che per i prossimi 10 anni i rischi ambientali sono tra gli eventi più temuti perché più probabili e con impatti dalle conseguenze maggiori di qualsiasi altro evento.

E’ possibile immaginare un circolo virtuoso che, a partire da una meteorologia affidabile e seria, incoraggi le decisioni che impattino significativamente sulle nostre vite?

Nel convegno di oggi “L’importanza della meteorologia nelle attività antropiche”, a Fisciano (Salerno), l’Ordine dei Geologi della Campania, A.I.S.A.M. (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia) e Hearth, hanno riunito alcuni dei massimi esperti di questi temi per valutare quanto il nostro Pianeta terra sta subendo e quale è la situazione italiana.

“Durante il convegno di Fisciano – ha detto Egidio Grasso, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – sono stati approfonditi i molteplici aspetti della Meteorologia di cui spesso si parla senza avere le dovute informazioni. Oggi le previsioni meteo possono offrire utili informazioni per la gestione dei rischi geologici e, in modo particolare, il rischio alluvioni ed il rischio frane. Con un sistema di previsione e controllo di questo tipo, anche le pericolose conseguenze degli incendi delle pendici del Vesuvio  potrebbero destare minori preoccupazioni”.

In arrivo in Italia corsi di laurea in Meteorologia e la costituzione dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia «ItaliaMeteo»

Punto di partenza fondamentale per avere un servizio di qualità, una necessaria e imprescindibile formazione.

Fino ad ora in Italia esiste come materia di studio la Meteorologia, ma a differenza di altri Paesi non esisteva nessun corso di Laurea. Da quest’anno accademico sono, invece, attivi corsi di laurea nelle Università di Bologna, Roma Tor Vergata e all’Università del Salento e Napoli «Parhenope». Per l’anno accademico 2018/2019 apriranno anche a Roma «La Sapienza», L’Aquila e Università di Trento e Innsbruck.

Questo sarà importante perché il Meteorologo sia riconosciuto legalmente come una vera e propria professione, certificata attraverso un apposito percorso formativo ad hoc.

Sulla stessa presa di consapevolezza è in corso di attuazione l’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e la Climatologia “ItaliaMeteo”.Già introdotta nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2018, l’Agenzia ItaliaMeteo avrà l’obiettivo di rafforzare e razionalizzare l’azione nazionale nella meteorologia e nella climatologia, integrando le varie realtà esistenti facendo in modo che vengano gestite in maniera sinergica – ha spiegato Dino Zardi, Presidente A.I.S.A.M e Professore Associato Atmospheric Physics Group, Università di Trento. – Sarà composta da 13 esperti del settore con un Coordinatore nominato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e avrà sede a Bologna.”

Entro fine del secolo la temperatura terrestre aumenterà di 4 gradi e il mare si alzerà di 1 metro

Giorgio Budillon, Professore Ordinario Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera” Università di Napoli “Parthenope” ha dato degli scenari previsionali dopo aver presentato studi sulla presenza di CO2 sulle carote di ghiaccio in Antartide che hanno evidenziato come i valori di anidride carbonica sono oscillati tra le 300 parti per milione e le 400 parti per milione. In poche decine di anni con le attività umane abbiamo apportato dei cambiamenti sulla temperatura globale che prima impiegavano milioni di anni.

Se conserviamo l’attuale quantità di anidride carbonica nell’ambiente, la temperatura terrestre si stima che aumenterà di un grado, ma se si aumenta la temperatura raggiungerà un valore di più 4 gradi. In quanto i fenomeni ovviamente sono collegati, il livello del mare sempre entro la fine del secolo si alzerà di circa 1 metro rispetto a quello attuale.

Più del 70% delle perdite umane e più dell’80% delle perdite economiche sono imputabili a fenomeni meteorologici quali cicloni tropicali, tempeste extra-tropicali, inondazioni, gravi siccità, intense ondate di caldo e di freddo, epidemie e invasioni di insetti

Si può parlare di costo umano così come di costo economico. Il Direttore del Centro Epson Meteo e Vice Presidente A.I.S.A.M. (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia), Raffaele Salerno, ha portato alcuni dati molto significativi.

Tra il 1980 e il 2007 sulla Terra si sono verificate quasi 7500 catastrofi naturali, provocando la morte di più di 2 milioni di persone e causando danni economici per 1.200 miliardi di dollari. i come diretta conseguenza di tali fenomeni.

Il territorio italiano in particolare è estremamente fragile e vulnerabile e gli impatti di fenomeni atmosferici sono veramente alti.

A Genova nel 2011 sono caduti 500 mm di pioggia in poche ore, causando 3.000 frane, che hanno portato a 6 vittime e 150 mln di danni. Poi, nel 2014 ancora 295 mm di pioggia in 24 ore, hanno causato 1 vittima e 250 milioni di danni.

Il 15 febbraio 2010 a Maierato (VV), una frana di 10 milioni di metri cubi (dovuta alla pioggia caduta nei precedenti 20 giorni che a loro volta erano state precedute da 6 mesi con precipitazione del 150% superiore alla media) ha causato 2.300 abitanti evacuati con anche qui forti perdite economiche.

Ma l’evento più costoso al mondo in termini di risarcimenti assicurativi è stata la tempesta di grandine attorno ad Hannover e Wolfsburg poi nel Baden-Wutterberg nel luglio 2013 che con i danni che ha provocato ad auto, tetti, finestre, pannelli solari, ha causato perdite per 2,8 miliardi di euro.

Alla luce di tutte queste considerazioni è sempre più importante valutare le conseguenze dell’interazione tra attività umane e clima, soprattutto quelle avvenute  negli ultimi due secoli, e valutarne le conseguenze nei settori ambientali cruciali per la sopravvivenza delle specie viventi terrestri.

Grazie ad incontri di networking e approfondimento come questo di Fisciano è possibile portare più consapevolezza di questi argomenti e far sentire la propria voce sia con il pubblico sia con le Istituzioni.