Capaccio Paestum: Moto Cub Strade Bianche in Moto, 2^ ediz. Italian Challenge

Il successo di una manifestazione si comprende appieno quando, la mattina dopo la sua conclusione, nessuno ha voglia di rientrare a casa. E’ esattamente quello che è successo a Maratea, al termine della 2. edizione dell’Italian Challenge organizzato da Mirco Urbinati e dal Moto Cub Strade Bianche in Moto. Quattro giorni e ben 9 regioni italiane da attraversare, per un totale di quasi 1300 chilometri. Urbinati oggi si riposa, ma la sua mente è ancora su quelle stradine scoscese, a volte dissestate e i suoi occhi ripercorrono i tratti dei visi delle persone che in questi giorni hanno vissuto accanto a lui “E’ stata un’esperienza bellissima. Paesini sconosciuti, strade dimenticate, personaggi straordinari, italiani ma anche olandesi, tedeschi, americani e coreani. Abbiamo attraversato posti talmente nascosti da risultare sconosciuti anche a chi abita lì da sempre”. E riavvolgendo il nastro degli ultimi cinque giorni Mirco Urbinati ripensa a Misano Adriatico da cui l’evento è partito, con tanto di Sindaco e simbolico taglio del nastro del palco, ad Amatrice, al Monte Nerone che nonostante la pioggia ha comunque offerto ai quasi novanta motociclisti un panorama altamente suggestivo. E poi Colfiorito, Monte Cavallo e Fonte Cerreto, la prima tappa di una edizione davvero unica. I primi 430 chilometri con la pioggia e poi sole, sempre e dovunque. Dalla seconda tappa, dentro al Parco Nazionale del Gran Sasso, passando da Calascio e Castel del Monte sino a svalicare nel pescarese scoprendo il paese di Corvara che no, non è in Alta Badia, ma in provincia di Pescara, arroccato su una montagna. Strade difficili, a volte anche per i più esperti, che hanno portato tutti a Roccaraso, dove l’assessore Sport e Turismo, Daniela Cipriani ha voluto dare uno bellissimo benvenuto davanti al Palazzo del ghiaccio famoso per la sua pista di pattinaggio olimpica. E poi il Molise e le sue strade isolate all’interno delle montagne con quei borghi molisani antichissimi che si possono raggiungere solo attraverso strade strettissime. “La terza tappa – racconta Urbinati – ha portato l’Italian Challenge nel beneventano attraverso i colli Sanniti, in Irpinia, e a San Marco dei Cavoti ci aspettava, in piazza, la popolazione intera con un caldo benvenuto fatto di torroncini e prodotti tipici dell’azienda La Provenzale”. Tanto fuoristrada in altitudine fra pale eoliche e prati e ancora tanti chilometri a seguire, da Zungoli e fino all’antica Carbonara dove per la sosta del pranzo il signor Gerardo ha ospitato la carovana con quanto di più tipico a livello enogastronomico e folkloristico. “Una tappa da 400 km senza neanche una strada provinciale – ricorda l’organizzatore – con due tratti di sterrati lunghissimi che hanno creato qualche difficoltà tra pietre e fango”. E all’arrivo ancora festa, a Paestum, dalle 19, con un crepuscolo reso indimenticabile dai Templi di Atena, di Nettuno e di Hera. “Il concessionario della Benelli di Salerno ci ha fatto una sorpresa e lungo tutto il sentiero che sale ai Templi ha allestito per i partecipanti un aperitivo davvero suggestivo”. La quarta tappa è stata la più corta, all’interno del parco del Cilento, ancora con spuntini, per esempio a Sanza, offerto dal sindaco e la sua amministrazione e a Sapri, per la pausa pranzo “ma l’arrivo di questa seconda edizione è stato davvero mozzafiato, lungo quello che la Comunità Europea ha definito il lungomare più bello d’Italia fino a Maratea. Il Redentore a braccia aperte ad accoglierci e poi la grande festa finale, allestita egregiamente e con grande professionalità e cura dei particolari dal Grand Hotel Pianeta di Maratea”. E’ chiaro che Urbinati e tutti gli uomini del suo staff “che hanno fatto un lavoro straordinario e che non ringrazierò mai abbastanza” specifica il deus ex machina dell’evento, sentano già la nostalgia e in fondo, in fondo, stiano già pensando alla prossima edizione, quella del 2019, sempre più volta a scoprire e portare alla ribalta gli angoli più nascosti di questa nostra bellissima Italia. E da domani si comincia a lavorare soto sul Transitalia Marathon 2018, in programma dal 25 al 29 settembre, con oltre 300 moto già iscritte.