Mercato San Severino: ospedale tra criticità varie e speranze, spiragli per assunzione OSS

Anna Maria Noia

Prosegue la battaglia, da parte delle sigle sindacali – in particolare la Cgil – per risolvere definitivamente alcune delle criticità in merito al presidio ospedaliero “Gaetano Fucito” a Curteri di Mercato S. Severino. I due principali e più attivi (combattivi) rappresentanti, ovvero Gerardo Sessa e Gerardo Liguori, hanno richiesto – nel tempo – numerosi incontri con i vertici del nosocomio. E soprattutto con il direttore generale del “Ruggi” (da cui il “Fucito” dipende), Giuseppe Longo. Sotto osservazione, in tutto questo periodo, la carenza in organico degli operatori socio-sanitari (Oss) e del personale parasanitario. Poi sussiste l’annosa questione dei lavori per il Pronto Soccorso – a quanto pare fermi da mesi, anche se molti impiegati e/o medici (tra i quali il cardiologo Carmine Landi, consigliere con delega alle Politiche Sanitarie al Comune di S. Severino) si ritengono ottimisti. Si vocifera che detti lavori termineranno per l’estate. E, fino a poco fa, si profilavano scenari duri anche per la risoluzione di ulteriori negatività – sempre al vituperato presidio. Per quanto riguarda la presenza degli Oss, si aprono – però – negli ultimi giorni, degli spiragli positivi e concreti: giovedì 17 maggio ultimo scorso il dg Longo, incontrando i sindacati, ha assunto precisi impegni per l’assunzione straordinaria di personale proprio a S. Severino. Dichiarando di vigilare affinché si possa sopperire alla penuria (appunto) di personale specializzato (gli stessi operatori socio-sanitari). Dovrebbero essere inseriti in organico dieci figure. Longo ha poi espresso attenzione per il Pronto Soccorso, promettendo di migliorarne anche la viabilità interna ed esterna, agevolando il passaggio delle ambulanze. Tante – insomma – le rassicurazioni da parte dell’azienda sanitaria salernitana in merito alle problematiche sopra evidenziate. “Chiediamo interventi efficaci e urgenti – ha però chiosato Gerardo Liguori. Che, assieme al collega Sessa o comunque in seno alla sua sigla sindacale, sta lottando perché al presidio venga riconosciuta la qualità delle erogazioni di servizi, interventi e cure. Una lotta “condivisa” (anche se con le opportune differenziazioni) dal già citato Carmine Landi. Che – come detto sopra – è speranzoso (oltre che per il ripristino dei locali del Pronto Soccorso, come sopra) per quanto concerne l’ubicazione della sede del 118 proprio al “Fucito”. Insomma: vi sono tante attenzioni per risollevare le sorti di un ospedale ben inserito nel contesto territoriale, anche in quanto si affaccia ad esso il bacino di utenza del vicino campus di Fisciano; 50mila tra studenti ed amministrativi (impiegati, dipendenti) che potrebbero necessitare di prestazioni sanitarie al “Fucito”. Portando gli utenti del comprensorio a circa 100mila. Nel recentissimo passato, tante le eccellenze del nosocomio: i padiglioni di Pediatria, Ostetricia, Ginecologia e Ortopedia. Si spera di riportare il “Fucito” ai fasti di sempre. Dai filantropi marchesi Imperiali (Filippo e Maria), alla sede di un tubercolosario, al futuro…