Cibo, alleato dei centenari!

Giuseppe Lembo

L’uso corretto del cibo è una risorsa umana per un vivere sano ed a lungo.

La sua prima caratteristica è quella della territorialità. Nelle “Zone Blu” si mangiano principalmente prodotti locali; si mangiano prodotti della buona Terra, coltivati secondo tradizione e nello spirito di un saggio rapporto umano, Uomo/Terra.

Un’altra saggia risorsa è quella del vivere insieme; un vivere insieme, con alla base il sacro rispetto umano e del volersi bene.  Tutto questo fa parte di un patrimonio di risorse umane che si traduce in patrimonio genetico del vivere sano ed a lungo.

Queste terre del pianeta “Zone Blu”, sono grandi risorse per il Futuro della vita sulla Terra. Sono in sé, un vero, grande patrimonio dell’umanità; un patrimonio che è in sé una grande risorsa per il Futuro sempre più incerto della vita dell’Uomo sulla Terra che, per le sue tante colpe rende difficile il proprio vivere, cancellandone le buone e sagge caratteristiche che, oltre al presente, servono e non poco, al Futuro dell’Umanità. Un’umanità che deve imparare a volersi bene ed a riappropriarsi della grande risorsa che è l’ESSERE IN DIVENIRE, con percorsi di umanità indifferenti all’avere-apparire e con l’Uomo attento a conoscere se stesso, per meglio conoscere gli altri della Terra, vivendo in serenità e negandosi allo stress e con un’umanità di insieme capace di volersi bene.

Il segreto italiano di lunga vita è un segreto/patrimonio italiano da recuperare il più diffusamente possibile. Tanto, avendo un saggio rispetto per la vecchiaia; un rispetto che, guardandosi attorno, è sempre più difficile trovare.

C’è in questo mondo umano sempre più disumano, tanta crescente indifferenza per la centralità dell’UOMO; tanto, anche e soprattutto da parte delle istituzioni. Purtroppo, si tratta di una triste indifferenza fortemente italiana con gli anziani sempre più soli ed abbandonati a se stessi; sempre più indifferenti a considerarli, così come meritano, un capitale umano di grande saggezza e custodi di un passato che serve al Futuro e di cui l’Uomo non può assolutamente fare a meno, avendo nel tempo che fu, quelle pillole di saggezza (il cibo territoriale, il volersi bene e le sagge condizioni di una serenità di vita che ne riducono lo stress) che, per continuare ad avere sul pianeta Terra “Zone Blu”, naturali risorse per una saggia e lunga vita umana, non si possono assolutamente cancellare, considerandole stoltamente inutili reflui di un passato che non serve al presente ed ancor meno al Futuro.

Non è così! Non è assolutamente così! Anche il passato saggiamente sano della longevità serve al presente, ma soprattutto al Futuro che ha un grande bisogno della longevità, in quanto saggio patrimonio di vita, con risorse che servono all’Uomo del Futuro, per costruire quel percorso di umanità con alla base l’ESSERE ed i suoi valori, grandi risorse che ci liberano da veleni inquinanti che rendono difficile la vita su questa nostra maltrattata Terra in tutte le età, con il primo e mortale danno che viene all’Uomo dallo stress, la peggiore e più grave delle malattie invalidanti e/o causa di morte.

La buona nutrizione viene dall’uso non abusato del cibo; la buona nutrizione è salute; la buona nutrizione, è assolutamente estranea al consumismo; la buona nutrizione è benessere; la buona nutrizione è longevità.

Nella buona nutrizione che, è lontana anni luce dal cibo spazzatura che ammorba le tavole italiane e del mondo del nostro tempo, un tempo tristemente poco umano, c’è il segreto per vivere a lungo; un segreto che chiede all’Uomo una saggezza del fare che purtroppo non c’è.

Un segreto che chiede, per non morire di cibo spazzatura, un’agricoltura sostenibile, con prodotti della Terra per l’Uomo e non contro l’Uomo. Tanto, garantendo una buona vecchiaia e riducendo tra l’altro, la degenerazione del corpo, con tanta saggezza ed una ricca etica dello spirito che va oltre l’impietoso decadimento fisico.

Bisogna che il mondo moderno, sappia fare tesoro del passato. Sappia saggiamente diventare un pianeta/SPARTA con gli uomini anziani rispettati al massimo, tanto da essere considerato il luogo della Terra dove la senilità era garanzia di saggezza ed occasione per rafforzare le virtù spirituali.

Tutto questo deve essere oltre che formalmente attualizzato, reso saggiamente vivo e vitale per un’umanità con il “vecchio” non un peso, ma una risorsa valore. Tanto, contravvenendo a quel disumano, preoccupato e poco saggio tetto da non sforare delle attese di vita, considerato da Noi un grande ed insostituibile peso-danno per il Futuro italiano che non si può permettere di garantire l’assegno pensionistico ed i servizi assistenziali alla persona oltre le previsioni programmate. E così l’Italia umanamente longeva nelle montagne sarde del Gennargentu e del Cilento in Campania, diventa tragicamente disumana nel suo manifestato allarme da vero e proprio accerchiamento al diritto alla vita che deve esaurirsi nei tempi programmati, per evitare gravi danni al Futuro delle nuove generazioni,penalizzate da un’eccessiva longevità.