Salernitana confusionaria e fragile a La Spezia. I liguri le rifilano 3 reti

La sconfitta della Salernitana a La Spezia per 3-0 è l’ennesima dimostrazione della crisi di gioco e risultati della compagine granata allenata da Colantuono. Una crisi figlia dell’organico, costruito male, ma anche di evidenti problematiche conseguenti alla mancanza di risultati ed alle difficoltà psicologiche e motivazionali dei calciatori che ne rappresentano l’effetto.

A questo si aggiunga qualche arbitraggio non proprio all’altezza della situazione e piuttosto sfavorevole, con diverse recriminazioni per rigori non concessi, come è avvenuto ieri al Picco di La Spezia.

Il cambio di guida tecnica, infine, con l’avvento di Colantuono al posto di Bollini, invece di dare una svolta in positivo al campionato altalenante, ma comunque dignitoso, della Salernitana, ha finito per complicare ulteriormente le cose.

Le idee tattiche del nuovo allenatore fanno fatica ad attecchire nello spogliatoio granata. Le sue scelte ed i suoi tentativi per dare un gioco ed una stabilità tattica alla squadra, per ora, non stanno portando nulla di buono, almeno sotto l’aspetto dei risultati.

Colantuono sta provando diversi calciatori a disposizione in più ruoli per capire dove possono rendere al meglio, ma il tempo per gli esperimenti e le prove è ormai scaduto. Soprattutto in difesa, l’accantonamento di calciatori quali Schiavi e Mantovani appare abbastanza controproducente. Così come a centrocampo il mancato impiego di Signorelli non è facilmente spiegabile.

I problemi principali da risolvere sono a centrocampo, dove mancano interpreti nei ruoli di esterni e mezze ali. Bollini prima e Colantuono poi hanno dovuto fare di necessità virtù provando calciatori con caratteristiche non adatte: gli esterni offensivi Alex, Gatto e Kiyine oppure i difensori Pucino e Vitale.

Ciò ha portato i due tecnici a dover scegliere moduli tattici alternativi quali il 3-5-2 oppure il 3-4-2-1, in luogo di uno spartito tattico con la difesa a 4, centrocampo ed attacco a 3, più confacente alle loro idee.

Anche questi continui cambiamenti di modulo, purtroppo, non hanno giovato ingenerando confusione tattica e involuzione del gioco espresso dalla squadra.

In questo ultimo periodo, inoltre, si sta assistendo ad un fisiologico calo atletico di molti calciatori che finora avevano garantito standard positivi con prestazioni più che soddisfacenti. Minala, Vitale, Ricci, Sprocati, tanto per citarne alcuni.

Tra due giorni si torna in campo, all’Arechi, contro il Parma, altra compagine di alta classifica e temibile. Colantuono deve assolutamente trovare il bandolo della matassa, sia sotto l’aspetto tattico, sia tecnico.

L’allenatore granata, inoltre, deve risollevare il morale della squadra e dare motivazioni ai calciatori, trasformando la delusione e lo scoramento attuale in rabbia agonistica e voglia di tornare ad essere competitivi.

Se sarà capace di farlo, allora l’obiettivo minimo della salvezza e del mantenimento della categoria, importantissimo anche in vista dei festeggiamenti del prossimo anno in occasione dei cento anni di vita della Salernitana, potrà essere raggiunto.

Spezia – Salernitana 3 – 0

Reti: 21’ pt Pessina (SP), 13’ st Marilungo (SP), 40’ st Granoche (SP).

Spezia: Di Gennaro, De Col, Terzi, Giani, Lopez (17’ st Augello), Mora (25’ st Maggiore), Bolzoni, Pessina, Mastinu, Marilungo, Forte (30’ st Granoche). All. Fabio Gallo

A disposizione: Manfredini, Bassi, Capelli, Ceccaroni, Masi, Juande, De Francesco, Mulattieri.

Salernitana: Radunovic, Casasola, Tuia, Monaco, Pucino (13’ st Rosina), Ricci, Kiyine, Minala (17’ st Akpa Akpro), Vitale, Palombi, Bocalon (24’ st Sprocati). All. Stefano Colantuono

A disposizione: Adamonis, Russo, Mantovani, Popescu, Schiavi, Signorelli, Zito, Della Rocca, Di Roberto.

Arbitro: Sig. Luigi Pilletteri di Palermo

Assistenti: Borzomi – Lombardi

IV Uomo: Sacchi

Ammoniti: Minala (S), Kiyine (S)

Angoli: 3 – 3

Recupero: 4’ st.