Salerno: elezioni politiche, Popolo della Famiglia contro Gay pride a Pompei e patrocinio comunale

Alcune notizie  apparse sui media nazionali nei giorni scorsi, ovvero il patrocinio morale rilasciato dal sindaco Amitrano del comune di Pompei a favore del prossimo gay pride, le nuove direttive globali UNESCO per i nuovi standard di educazione sessuale e il trans americano che allatta il figlio avuto dalla compagna, sono in netto contrasto con la linea valoriale del POPOLO DELLA FAMIGLIA.

Basilio De Martino, candidato del Popolo della Famiglia, lancia un “appello agli uomini di buona volontà” , infatti, è solo grazie ad un risveglio di coscienze che il prossimo 4 marzo, votando il POPOLO DELLA FAMIGLIA che si potrà arginare questa deriva morale.

“Sono molto rammaricato – prosegue De Martino – per l’autorizzazione a svolgere il prossimo gay pride campano nella città Mariana di Pompei, questa è una vera e propria provocazione, tenendo conto anche di come queste manifestazioni si svolgono. Persone che sfilano in perizoma e con atteggiamenti oltre i limiti del pudore, più che manifestare, ritengo che si tratti di un’offesa alla dignità e alla morale dell’uomo.

Nulla questio sulla libertà a manifestare ma questo è un affronto a tanti fedeli e pellegrini che quotidianamente si recano presso il Santuario Mariano.

“Votare il PD, che ha contribuito in maniera incisiva a questa deriva morale, con l’approvazione  di leggi in contrasto alla tutela della famiglia, della vita e dei figli – ha rimarcato De Martino –  è impensabile per persone che hanno a cuore questi valori, l’ennesimo esempio è il sostegno a questa manifestazione in un luogo altamente simbolico per la nostra tradizione Cristiana che andrebbe rispettato al pari di chiede di manifestare.”

L’azione volta ad un cambiamento antropologico è in corso già da diversi anni ma negli ultimi tempi si è acutizzata , infatti, stiamo assistendo ad un attacco diretto alla famiglia, al rifiuto del riconoscimento dell’uomo e della donna in quanto tali, promuovendo la politica dell’individualismo e del pensiero del “desiderio” umano, azzerando così tutte le leggi naturali a favore di una cultura “amorale”.

Una degenerazione morale che ha visto l’allattamento del figlio da parte del padre trans, come una conquista scientifica, e inducendo i ricercatori del Center for transgender medicine and surgey del Mount Sinai Hospital di New York, a dichiarare sul Washington Post, che “tale possibilità  è un passo avanti”.

Basilio De Martino, invece dichiara “che si tratta di una degenerazione morale, la scienza dovrebbe aiutare l’uomo nel corso naturale della sua vita senza apportare alterazioni genetiche, che come ci insegna la storia sono sempre state dannose sia sull’ambiente che sull’uomo.”

Un ulteriore attacco alla famiglia, nell’ottica di questa rivoluzione antropologica, è arrivato dal documento UNESCO, a firma della direttrice Audrey Azoulay, che prevede che fin dalla tenera età dei bambini debba essere inculcata l’insegnamento omosessuale e che a partire dai 9 anni di età, gli scolari debbano imparare le modalità del piacere maschile e femminile.

L’impegno del POPOLO DELLA FAMIGLIA all’indomani dell’elezione al Parlamento, sarà quello di fare annullare il gay pride nella città campana di Pompei e di richiedere un cambiamento di rotta sul documento dell’UNESCO.

Tale posizione è condivisa da tutti i candidati del POPOLO DELLA FAMIGLIA impegnati in questa tornata elettorale sul territorio unitamente al capolista alla Camera dei Deputati nel proporzionale Raffaele Adinolfi.