“Noi, soggetti umani” di Touraine, per scoprire se stessi

Giuseppe Lembo

L’Uomo della Terra non ha mai smesso di occuparsi e preoccuparsi della conoscenza di se stesso.

L’Uomo ha  una grande necessità di conoscere se stesso; è soprattutto, l’uomo creativo, che riesce meglio degli altri, a conoscere se stesso; a riscoprire se stesso, nel contesto dinamico della propria vita di insieme umano.

Dopo i tanti che se ne sono attivamente ed attentamente occupati, arriviamo ai giorni nostri, come sempre, saggiamente, assetati della conoscenza di se stessi.

Una grande ed attuale risorsa utile arricchimento del saggio ed infinito pensiero della conoscenza di se stesso, ha per autore-protagonista il sociologo francese ALAIN TOURAINE che, così come dichiarato, con un fare di diffidenza nei riguardi della filosofia, ha scritto un saggio sociologico -filosofico, importante guida per l’Uomo del nostro tempo, attento alla conoscenza di se stesso.

Il libro con cui TOURAINE affronta l’universale problema di tutti i tempi del saggio bisogno di conoscere se stesso ha per titolo “NOI, SOGGETTI UMANI”, uscito in Francia nel 2015 ed oggi in Italia, in versione italiana, pubblicato dalle Edizioni del Saggiatore.

Touraine è uno dei maggiori sociologi viventi. Recentemente in Italia a Padova, su invito del filosofo VINCENZO MILANESI ha presentato il suo importante libro dal titolo “Noi, soggetti umani”, con un saggio percorso per scoprire se stesso.

L’autore riserva le sue attente riflessioni sociologiche, soprattutto al significato umano dell’ESSERE, nell’epoca contemporanea che, con tanta disumana indifferenza, si nega al sempre più difficile cammino di insieme umano. L’uomo del nostro tempo, partendo da un se stesso poco conosciuto, si nega tristemente al Futuro, negando prima di tutto di conoscersi, per meglio agire ed interagire nel rapporto con gli altri uomini della Terra, oggi sempre più silenziosi; sempre più in solitudine, abbandonati tristemente a se stessi e tra l’altro, poco motivati a conoscersi, non sapendo conoscere bene se stessi.

Un libro quello di TOURAINE, dalle grandi capacità analitiche, soprattutto, attento a ben comprendere il nostro tempo, in una totale visione di un insieme sempre più complesso e problematico, tristemente attento a negarsi all’altro; tanto, per la grave mancanza della conoscenza di se stesso, un triste danno umano che, facendo e facendosi male, non permette di conoscere l’altro della Terra, così negando, il proprio insieme di vita, al Futuro.

TOURAINE ci suggerisce percorsi di saggezza condivisa, per guardare al meglio il Mondo, avendone la giusta comprensione e quindi trovarvi il meglio per vivere umanamente insieme.

Il Mondo, il nostro Mondo del tempo nuovo del Terzo Millennio si sta, sempre più in fretta ed a passi velocissimi, incamminando verso la coscienza dei diritti universali.

Tutto del nostro tempo, nelle sagge pagine sociologico/filosofiche di Touraine, ha per obiettivo primario, la scoperta di se stesso. Tanto, con l’attento protagonismo della saggia capacità umana di “autocreazione” e di “autotrasformazione”.

La creatività umana, con alla base una forte spinta alla conoscenza di se stessi è, come ci dice Touraine, parte di ogni soggetto umano, ricco di una dignità umana che gli dà una forte ed inequivocabile dimensione di umanità, ad un punto tale da assumersi una dimensione al di sopra di tutte le istituzioni; di tutti gli interessi e di tutti i poteri.

La società è in crescente ed accelerato cammino verso il Nuovo del Mondo. Alleata della società del Nuovo del Mondo, è principalmente la creatività, nucleo centrale del libro.

Grazie alla sua forza infinita, uscendo dalla società industriale, ci accompagna al Mondo umanamente nuovo, con in sé, la dignità umana che Touraine, considera una grande, grandissima risorsa umana, partendo da NOI, per il presente e soprattutto per il Futuro.

Molto è lo spazio del pensiero filosofico, ma soprattutto sociologico di Alain Touraine, per la creazione umana, così come nel pensiero filosofico del passato, sin dal tempo dei Greci.

Sul pianeta Terra ogni azione ed ogni forma di coscienza, si reggono unicamente sulle parole “essere” e “non essere”. L’essere e non essere delle cose, già parte del pensiero di PLATONE, è la forma suprema di potenza dell’uomo nella sua capacità creativa.

Touraine dà un forte e concreto senso sociologico alle sue riflessioni sul significato dell’essere nel tempo in cui viviamo.

Allontanandosi dal pensiero strettamente filosofico, si incammina, per la sua strada più concretamente umana e sociale, ricercando a fondo e dando una grande importanza al “prendere coscienza di ciò che si è”.

Di quel se stesso che è filosoficamente ed ancor più sociologicamente importante conoscere per costruire, con nuovi percorsi umani, un mondo umanamente nuovo, partendo da NOI; da NOI che ci dobbiamo saper conoscere a fondo, per meglio capire gli altri e quindi sapere camminare insieme, al fine di garantire il Futuro del Mondo.

Come suggerisce Alain Touraine senza fragore, con saggia umanità di impegno sociologico, bisogna sapere ripensare i futuri e sapere ascoltare, per un mondo umanamente nuovo, la voce dei nuovi attori umani; si tratta di voci importanti per costruire barriere contro le umanità disumane dei potenti del mondo che, con i loro poteri totali, fanno male al Mondo, negandolo al Futuro.