Fisciano: Ateneo, presentazione seminario “Diritto alla città, lavoro ambulante e repressione: analisi e proposte”

“Diritto alla città, lavoro ambulante e repressione: analisi e proposte” è il titolo di un seminario organizzato presso l’Università di Salerno il giorno 6 Febbraio 2018 dalle ore 10 nell’Aula dei Consigli Vittorio Foa. L’incontro è promosso dagli insegnamenti di Sociologia urbana e Sociologia del controllo, dal Laboratorio Communalia e dall’Associazione senegalesi di Salerno, firmataria, nel mese di Novembre 2017, di un accordo di ricerca con il Dipartimento di scienze politiche sociali e della comunicazione.

Il seminario sarà introdotto, in rappresentanza degli organizzatori, da Daouda Niang, Adalgiso Amendola e Gennaro Avallone, a cui seguiranno le comunicazioni di Pierre Preira e Pape Loum dell’Associazione senegalesi di Napoli; Serena Fondelli del progetto Rebeldia di Pisa e Abdou Faye dell’Associazione dei venditori e delle venditrici di Pisa-Senegal Mbollo; Isseu Salam Ly e Mamadou Sy dell’Associazione senegalesi di Caserta; Giampaolo Mosca del Centro sociale ex Canapificio di Caserta; Carmen Pisanello, ricercatrice indipendente e attivista; Antonio Pezzano, ricercatore dell’Università L’Orientale di Napoli, e Yasmine Accardo, attivista della Campagna LasciateCIEntrare e dell’Associazione k-alma ed ex membro dell’Associazione Garibaldi 101 di Napoli. All’incontro parteciperà, inoltre, un rappresentante del Sindicato Popular De Vendedores Ambulantes di Barcelona, che organizza i lavoratori e le lavoratrici ambulanti della capitale catalana ed ha promosso negli ultimi mesi il marchio TOP MANTA.

L’insieme degli interventi incrocerà le analisi di lavoratrici e lavoratori ambulanti, ricercatrici, ricercatori, attivisti ed attiviste, ognuno portatore di una specifica parte di sapere da combinare con le altre, andando oltre l’impostazione che riproduce la separazione tra esperti e oggetti della conoscenza sociale.

L’obiettivo generale è quello di elaborare in modo condiviso una serie di proposte per liberare il lavoro ambulante dai processi di repressione, marginalizzazione e criminalizzazione che lo stanno interessando, specialmente quando è svolto da persone nere e immigrate o in aree delle città oggetto di propaganda politica o forti interessi economici privati. Per questo motivo, la seconda parte dell’incontro si soffermerà su una serie di proposte, che saranno sistematizzate e rese pubbliche, inviandole anche alle istituzioni locali comunali e di governo, al fine di favorire la costruzione del diritto alla città, verso una città non escludente, alternativo a quello che si è affermato con le retoriche della sicurezza e con le misure di polizia degli allontanamenti (cosiddetti daspo), degli sgomberi e delle multe.