Disumana Italia!

Giuseppe Lembo

Il Mondo è sempre più sofferente del benessere da profitto; con la ricchezza prodotta in un angolo della Terra, produce altrettanta povertà in altre parti del Mondo, costrette a soffrire e magari, estrema ratio, a morire del profitto che non sa assolutamente volere bene all’Uomo dell’ESSERE IN DIVENIRE, avendo scelto egoisticamente la strada disumanamente triste del “tutto per sé”, così come cercata e voluta da parte di chi vive di solo avere-apparire, il falso maledetto Nuovo del Mondo.

Occorre assolutamente contenere il diffondersi dell’economia dei privilegi per i soli pochi privilegiati della Terra. Tanto è possibile oltre che necessario, promuovendo nel Mondo forme di crescita economica che, dai pochi deve passare ai tanti della società d’insieme, con protagoniste le diverse classi sociali e non solo i ricchi, i “paperoni” senz’Anima di una Terra, tristemente disumana, fatta sempre più di Uomini egoisticamente contro, avvitati al solo mito dell’avere-apparire che si nega all’ESSERE IN DIVENIRE.

L’economia globale non può assolutamente finire in cenere. L’economia globale serve al Futuro del Mondo; non si può assolutamente farne un uso – abusato deviandone egoisticamente il corso, al solo beneficio dei pochi del Mondo, con grave e mortale danno per i tanti altri della Terra che, oltre ed essere negati al Futuro, sono sempre più tristemente negati alla vita che, così facendo, diventa VITA NEGATA.

I manovratori occulti o meno occulti della massa monetaria, strumentalmente usata abusandone, manovrano senza scrupoli, la relazione/manovra del rischio/rendimento degli investimenti.

Tanto, a tutto danno di chi investe, inconsapevole di quel che gli accadrà dopo.

C’è, in tutto questo, un percorso disumano che porta alla crescita dei deboli; che porta alla crescita delle disuguaglianze; che porta ad un aumento diffuso dei nuovi poveri del Mondo, vittime dell’espansione monetaria che porta con sé alla crescita vertiginosa del debito globale, con gravi danni per i deboli economicamente, destinati a nuove, diffuse e crescenti povertà.

E così entra a far parte dell’economia finanziaria, padrona del Mondo, il canale creditizio, influenzando il tasso di cambio e la direzione manovrata della massa monetaria, usata- abusandone dalle classi forti per acquistare “beni di rifugio”, utili all’accrescimento della propria ricchezza che è diventata sempre più tristemente, un elemento caratterizzante delle disuguaglianze. E così una fascia sempre più ristretta del Mondo del benessere si è vista accrescere le proprie ricchezze, con guadagni incredibili per i loro già ricchi patrimoni, rincorrendo, tra l’altro, all’uso del debito, assolutamente conveniente per effetto del basso costo del denaro.

 

Forse e prima di tutto, è assolutamente necessario restituire la governance globale alla politica che, purtroppo, proprio non ha; tanto, è assolutamente necessario per un nuovo corso economico dell’economia globale, saggiamente allargata a tutti i settori produttivi ed a tutte le classi sociali, mettendo così ordine al disordine ed evitando che l’esplosione del debito globale, crei un catastrofico disastro monetario che ci nega al Futuro, facendo un male da morire alle classi socialmente deboli, sempre più vicine nel Mondo, alla soglia di povertà, una condizione umanamente diffusa che nel nostro Paese e non solo, ha raggiunto il 50% degli italiani, abbassandone tristemente le condizioni di vita, anche nei consumi assolutamente necessari al vivere, negando sempre più i consumi alla persona; abbassando diffusamente la qualità della vita con, tra l’altro, sempre più dalle caratteristiche di vita negata; di vita cancellata dalla povertà, il frutto delle crescenti e sempre più diffuse disuguaglianze.

 

Il Mondo dei soli poteri forti dell’economia e della finanza, attivamente impegnata a far crescere sempre più, la sola ricchezza dei pochi, proprio non va. È un Mondo che fa male, tanto male all’insieme umano, fatto soprattutto di chi non ha e di chi vive con difficoltà crescenti, la propria esistenza terrena, maledicendo il giorno del suo “primo vagito”, sulla Terra resa dagli egoismi umani, sempre più tristemente disumana e dismessa.

Siamo sempre più, di fronte alle grandi sfide umane. C’è bisogno dell’attivo protagonismo umano di tutti gli uomini della Terra e non solo degli egoismi dei pochi dichiarati potenti, egoisticamente impegnati al “tutto per sé”.

 

Non è assolutamente quella del PROFITTO prima di tutto, la strada giusta per cambiare il Mondo, dandogli quel saggio Futuro che per essere tale, deve avere alla base un grande insieme fatto di umanità condivisa. Tanto, invertendo le false priorità del Mondo, mettendo al primo posto l’Uomo e facendo retrocedere il PROFITTO e la sua logica infame dal nemico del Mondo.

Nel Nuovo Mondo, al primo posto ci deve essere l’UOMO. Prima di tutto l’UOMO, per cambiare concretamente il Mondo, dove tutto deve essere funzionale all’UOMO e no alle cose terrene e/o all’economia, causa scatenante di un’umanità nemica e dai valori sempre più cancellati.

Il Nuovo Mondo, deve saggiamente ritagliarsi un Nuovo spazio di umanità, con una piattaforma condivisa aperta alle innovazioni ed alla sostenibilità, dal Futuro per l’Uomo e non contro l’Uomo sempre più dimenticato e marginale; dal Mondo tecnologico e soprattutto dal Mondo economico, indifferente all’umanità d’insieme ed alla saggia costruzione del VALORE UMANO AGGIUNTO nelle diverse realtà territoriali in cui si opera, non per l’UOMO ed il suo SVILUPPO, ma per il profitto che, tristemente, contiene in sé, la morte dell’Uomo e del suo insieme umano e sociale, tristemente ammalato di profitto. Siamo alla grande sfida per il Futuro dell’Umanità, in condizioni di rischio estinzione per le egoistiche disumanità dei pochi del Mondo che, presi da follie distruttive, potrebbero rendersi folli protagonisti della distruzione del Mondo, usando le proibite armi nucleari, causa di una violenta distruzione di massa e/o l’uso – abusato della Terra e del Clima che, ammalati (la Terra di Uomo ed il Clima con un uso – abusato di energie inquinanti ed assolutamente non rinnovabili), sono in sé la causa scatenante di un disastro umano che giova poco o meglio dire niente ai crescenti bisogni di business.