Baronissi: PRC su spettanze lavoratori “Cotoniere”

Dunque anche i lavoratori ex MCM impegnati nel Centro Commerciale “LE COTONIERE”, e quindi, nei fatti dipendenti dell’imprenditore Lettieri (amico del nostro governatore), hanno problemi a ottenere il loro salario e, se abbiamo capito bene, chiedono anche la verifica delle spettanze a loro dovute con quanto stabilito dai vari CCNL nazionali.

Il fatto stesso che la vertenza è seguita da due sigle sindacali non ci può che far piacere. Ma ci domandiamo e domandiamo pubblicamente :

  • Oltre ai dipendenti oggi in “agitazione” e che oggettivamente sono, nella catena lavorativa del centro commerciale, i MENO deboli tra i deboli, le OOSS (tutte nessuna esclusa) hanno la volontà affinchè estendono la loro tutela IN TUTTE le 90 attività lavorative presenti oggi in quel centro commerciale e che sono, per le condizioni che vivono non solo per la precarietà lavorativa, tra i deboli i PIÙ deboli?
  • Hanno tra i loro obiettivi  la volontà di costruire con TUTTI i dipendenti presenti in quel centro una unica MA REALE ed efficacie vertenza affinchè si ottenga QUANTOMENO dagli organi istituzionalmente preposti (ispettorato del lavoro e ispettorato INPS giusto per citarne due) una verifica seria, approfondita, costante nel tempo NON solo sulle tipologie contrattuali presenti ma anche e soprattutto per riscontrare:
    • Congruità tra il versato alle casse Inps e al fisco con l’effettiva retribuzione;
    • Corrispondenza delle buste paghe con quanto realmente percepiscono i lavoratori e le lavoratrici presenti nelle varie attività;
    • Riprova dell’effettivo orario di lavoro con quanto dichiarato sulle contratti di assunzione;
    • Congruità ed effettivo godimento delle ferie e dei giorni di riposo settimanale  previste non solo dai CCNL ma ANCHE E SOPRATTUTTO dall’articolo 36 della Costituzione, palesemente non attuato in quella realtà lavorativa,  che recita testualmente “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.

A tal fine il PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA, pur rispettando i ruoli e i compiti diversi che giustamente esistono e DEVONO esistere tra le forze politiche e quelle sindacali, si dichiara da subito e pubblicamente a mettere a disposizione per una vertenza complessiva e unitaria dei lavoratori e delle lavoratrici del centro commerciale in questione non solo le proprie conoscenze, sapere e  competenze che abbiamo, ma anche l’attività costante e continua del nostro piccolo “nucleo” di lavoratori e  lavoratrici delle Cotoniere iscritti e militanti del nostro partito. In ogni caso la nostra attività politica andrà avanti sia con iniziative come quella del 26 dicembre u.s. sia con il lavoro “carsico” (per ovvi motivi)  che i nostri iscritti presenti alle cotoniere già fanno da tempo.

PRC