Il pericoloso bivio italiano declino – sviluppo
Giuseppe Lembo
L’Italia è in una condizione di grave crisi economico-sociale. È questa una crisi così grave e profonda che fa sentire tragicamente i suoi tristi effetti prima di tutto, sull’umano sia individuale oltre che sull’insieme italiano, colpendo intere umanità di insieme ed interi territori, tristemente dismessi e sempre più abbandonati a se stessi.
Sono i deboli, i più deboli d’Italia tragicamente esposti al grave, disumano e sofferto cammino di crisi italiana; di crisi che cresce, rendendo i già poveri, sempre più poveri e le fasce vicine a quelle dei poveri, tristemente povere e dal Futuro negato.
Il potere del dominio universalmente inteso, con disumana indifferenza per chi soffre è alla base di un disegno geopolitico della Terra che, in questo inizio del Terzo Millennio, va sempre più, prendendo di sé, l’umano del Mondo ricco che, con disumana indifferenza, non ritiene giusto ed opportuno occuparsi del Mondo povero e degli esclusi, ad un disumano bivio da “fine annunciata”. Una condizione disumana grave da combattere prima di tutto con la saggia forza delle idee e con il confronto del pensiero, risorse umanamente utili per costruire percorsi di vita da “umanità nuova”.
Da umanità saggiamente solidale, unita nel progetto di un insieme solidale con al centro, non il Potere delle cose e della sempre più diffusa immaterialità senz’Anima, ma dell’Uomo, meritevole di saggia centralità, per il Futuro di un Mondo umanamente diverso.
A ruota libera, oggi con tanta confusione in testa, i poteri forti agiscono deviando il corso della vita umana dai valori insostituibili dell’Essere in divenire, ai falsi e bugiardi disvalori di una materialità senz’anima che ha per “Dominus” il disumano mondo delle cose dell’avere-apparire che portano inevitabilmente al disastro annunciato di un Mondo tristemente cancellato.
La strada giusta da seguire è unicamente quella dei “valori prima delle cose”. è questa la sola via giusta; è questa la sola via possibile per il Futuro del Mondo. È questa la sola via per salvare il Mondo, restituendolo saggiamente ad un’umanità di insieme capace di volersi bene e di pensare al Futuro, come forte impegno per una continuità umana assolutamente dovuta e che niente e nessuno può negare al Futuro umano-territoriale del Mondo.
Purtroppo, c’è un pensare ed un fare umano che va in tutte altre direzioni; tanto, con la forza di una creatività scientifica di innovazioni tecnologiche che remano contro il Futuro del Mondo, essendo sempre più spesso sottomesse ai poteri forti del Mondo che pensano unicamente a “dominare il Mondo”, indifferenti al danno che causano al Futuro del Mondo ed all’umanità in crisi, vittima del disumano rischio di “distruzione del Mondo”.
Purtroppo nel nostro Paese, nonostante le false apparenze del dire e del fare, si respira un’aria avvelenata di cattiva politica e di cattiva società.
Con queste caratteristiche c’è poco da sentirsi garantiti nelle certezze umane, sociali e politiche del Futuro italiano; un Futuro da Nuovo Italiano. Un Futuro da Mondo Nuovo di un’Italia rigenerata ed unicamente forte delle sole debolezze populistiche di italiani senz’anima e senza certezze che, da indifferenti hanno deciso di vivere la propria vita, giorno per giorno, con alla base un carpe diem senza pretese di un Nuovo Futuro Italiano.
Si respira nella nostra Bella Italia, un’aria avvelenata, forte, tra l’altro, del protagonismo di un’illegalità diffusa sempre più padrona del nostro Paese che, così facendo, si nega tristemente al Futuro.
C’è in Italia ed in Europa una forte miopia politica; una grave miopia che proprio non giova né all’Italia né all’Europa che, nella più generale crisi dell’Occidente, si nega tristemente al Futuro.
Nonostante le preoccupanti condizioni che, a partire dall’Italia si estendono all’Europa ed all’Occidente, una parte importante del Mondo, io voglio indossare saggiamente i panni del credere ad un Nuovo umano, sociale, politico, culturale e di sviluppo possibile; tanto, a partire dall’Italia ed andando con il pensiero anche oltre confini.
Penso, nonostante tutto, allo sviluppo possibile, attraverso nuovi percorsi umani e territoriali, a partire dalle necessarie sfere infrastrutturali ed alle innovazioni, il frutto di idee per nuove dimensioni di sviluppo umano, sociale e di Mondi condivisi.
Al punto in cui siamo, c’è da sperare nel miracolo e da rimboccarsi le maniche pensando di reinventare il Mondo, nelle sagge prospettive di un Mondo Nuovo, trasformando il tutto in un Mondo di bellezza e di verità, capace di affascinare chi ne diventa protagonista, attraverso la visione del bello o attraverso la consapevole conoscenza delle verità dismesse, assolutamente necessarie al Futuro del Mondo, con il suo sempre più crescente divario tra chi ha e chi non ha e tra chi sa e chi non sa, un grave aspetto delle diversità umane, indifferenti ai più che, così facendo, diventano diversità umane negate al Futuro, dal pericoloso bivio declino o sviluppo.