Pontecagnano Faiano: Laboratorio delle Idee traccia un primo bilancio

Era il 24 ottobre del 2017 quando, con la sottoscrizione di un documento politico-programmatico, furono poste le basi di un grande contenitore civico di confronto e ascolto.

Quel patto rappresentò l’inizio di un percorso di condivisione, responsabile e aperto all’intera società civile, per definire una visione di Città tale da coinvolgere tutta la Comunità.

Nacque così il Laboratorio delle Idee e, oggi, con la stessa passione e determinazione, continua a portare avanti la propria azione sul territorio, sempre fedele a quei principi che ne hanno sancito la costituzione.

 La consapevolezza di voler affrontare e ridiscutere sul nostro presente e futuro guidati dal comune senso di appartenenza e dall’amore per questa terra; la maturità di anteporre la pluralità a ogni individualismo; la responsabilità di valorizzare le diversità per fare sintesi e arricchire la nostra esperienza.

Sono questi gli stati d’animo che hanno mosso la nostra proposta e continuano a essere questi i nostri riferimenti quotidiani convinti, ora più che mai, che per scrivere il domani bisogna mettere da parte i tanti io a beneficio di una squadra unita che giochi per un unico fine.

Due mesi di storia per il nostro cantiere non sono sicuramente abbastanza per tirare le somme, ma ci consentono, comunque, di tracciare con fierezza un bilancio.

In poco più di sessanta giorni abbiamo incontrato tantissimi cittadini in diverse zone della Città e tantissimi altri ne incontreremo ancora. Abbiamo presentato le nostre idee e ascoltate le loro. Abbiamo raccolto adesioni e convergenze. Abbiamo favorito il coinvolgimento. Tanto è stato fatto, tanto c’è da fare.

Ci siamo confrontati, chiariti, e anche scontrati perché certi che un progetto cresce solo con la lealtà e il contribuito autentico di tutti. Ci siamo messi, noi per primi, in discussione, e siamo pronti a farlo ancora per il bene del progetto e della Comunità.

 

Gli obiettivi. Attraverso il confronto, l’ascolto e la partecipazione, abbiamo promosso e avviato, in questa prima fase, una piattaforma programmatica aperta a ogni cittadino.

Adesso, intendiamo definirla, rilanciandola e rafforzandola tramite una commissione tematica che, espressione dei nostri movimenti civici e di tutte le istanze acquisite, possa interpretare appieno la sintesi del percorso che ci vede protagonisti.

Sarà questa la nostra carta di identità, sarà questo il nostro nuovo punto di partenza, e non di arrivo, sarà questo il nostro elemento imprescindibile per valutare intese e convergenze, per arricchire il dibattito e pervenire alla formazione di una proposta civica allargata e credibile che si candida a governare il territorio incentivando il processo partecipativo.

E proprio in un’ottica di accrescimento della compartecipazione alle scelte che riguardano il futuro comune, siamo ugualmente pronti a valutare e discutere ogni strumento che possa esaltare le scelte e l’indicazione di chi avrà l’onere e l’onore di rappresentarci.

 

L’autonomia. Lo rimarchiamo con estrema chiarezza: oggi, come quel 24 ottobre scorso, siamo orgogliosi della nostra autonomia, della purezza del nostro progetto, del rispetto nello stare insieme senza rinnegare o ridimensionare i nostri rispettivi percorsi di provenienza.

Lo abbiamo dimostrato, lo dimostriamo ogni giorno e lo dimostreremo ancora. Siamo orgogliosi della nostra libertà di azione scevra da condizionamenti, imposizioni, vecchie logiche di sudditanza partitica e personale.

Siamo convintamente autonomi e resteremo tali per tutta la durata della nostra esperienza e oltre. Viceversa, infatti, il Laboratorio non avrebbe più ragione di esistere.

Siamo discontinui nella maturità della nostra proposta e nell’autonomia della nostra unione. Lo rivendichiamo ad alta voce e più forti di ogni speculazione.

Con questa condizione essenziale e responsabile ci siamo posti, sin dall’inizio, anche verso ogni forma di attenzione e apprezzamento nei nostri confronti. Lo abbiamo fatto prendendo atto della considerazione ricevuta quale segnale di fiducia verso il nostro operato, ma sempre consapevoli che il nostro unico compromesso lo abbiamo siglato in principio con noi stessi e con tutti i cittadini alla sottoscrizione del manifesto politico-programmatico.

 

La chiarezza. Con questo stesso spirito ci poniamo anche di fronte alle critiche che non sono, ovviamente, mancate e non mancheranno nel prosieguo: le riteniamo elemento di ricchezza e non di debolezza che ci aiutano a migliorarci.

Vorremmo fare lo stesso anche verso le accuse che ci piovono addosso da una parte politica che del rispetto dovrebbe farne uno stile di vita.

Ma, essendo attacchi gratuiti, strumentali e, a tratti, anche volgari e frutto di giochetti squallidi, non possiamo rimanere in silenzio per il rispetto che noi nutriamo verso i nostri concittadini e per la chiarezza che ci contraddistingue.

Non ci appassiona la polemica spicciola e non vogliamo di certo contribuire, come altri, ad abbassare il livello del dibattito nella nostra Città allontanando, ancor di più, la gente dalla vita politica del territorio. 

Ma ci preme evidenziare come una proposta politica seria non possa basarsi esclusivamente sull’odio e sulla rivalsa, gli stessi sentimenti che non hanno di certo aiutato la nostra Città a crescere.

E poi, parliamoci chiaro, ma avete visto chi ci attacca? Un autocandidato sindaco che, prima di lanciare strali, dovrebbe avere l’umiltà di farsi un esame di coscienza.

Tale autocandidato, che, insieme a qualche amico, conosce e pratica la politica di partito oramai da diversi anni e con una bocciatura elettorale già all’attivo, dovrebbe dirci, in primis, dove e come si studia per conseguire la patente di superiorità morale che continua a manifestare con una oramai snervante e incomprensibile presunzione.

Dovrebbe dirci cosa ha fatto in questi anni e cosa vuole fare da grande.

Dovrebbe illuminarci su una proposta politica, definita inspiegabilmente nuova, che si fonda esclusivamente su autoreferenzialità e ambizioni sfrenate, alla faccia delle primarie e della compartecipazione.

Invece di dedicare tempo e attenzioni al Laboratorio delle Idee, potrebbe chiarire, ad esempio, il senso di una coreografica campagna di partecipazione con la quale insegue la nostra iniziativa e, soprattutto, tenta di mascherare scelte per lui già definite e percorsi già tracciati anche al di fuori dei propri confini.

Potrebbe illustrarci come si fa a vantare cambiamento e discontinuità senza nemmeno guardare in casa propria.

Una proposta politica così formulata, a nostro avviso, ha già perso al di là di ogni futuro responso elettorale. E ha già fallito perché distante dalle esigenze e dal futuro del territorio.

A questa proposta politica noi rispondiamo con il messaggio che più ci sta a cuore, lo stesso messaggio che ha suggellato la nascita del Laboratorio delle Idee mettendoci insieme, lo stesso messaggio che continua a guidarci: #primadittuttopontecagnanofaiano.