Mercato San Severino: nuovo piano traffico

Anna Maria Noia

Lo scorso 6 dicembre, è partito in via sperimentale il nuovo dispositivo del traffico a S. Severino. Appena introdotte le modifiche, è già polemica: i commenti sono molteplici.

Anche se, a dirla tutta (a dir il vero), è realmente troppo presto per poter formulare delle opinioni oggettive. Lasciamo del tempo ai residenti e/o utenti per abituarsi. Ora, certo, v’è confusione.

Ma la polizia municipale, condotta da Giancarlo Troiano, ce la sta mettendo tutta per arginare eventuali episodi di disorientamento. I vigili, infatti, presidiano e pattugliano i principali snodi viari del centro irnino, al precipuo scopo di sostenere i conducenti più distratti.

I cittadini e gli avventori riscontrano delle perplessità verso le nuove modalità di marcia. In particolare, le discussioni impazzano sul web. Dove si creano divisioni tra favorevoli e dubbiosi, tutti concordi, però, nell’affermare che anche il vecchio sistema di mobilità urbana ed extraurbana (2006, anche questo definito “sperimentale”) segnasse ormai il passo e fosse da modificare. Si prevede – nel tentativo di decongestionare il corso Diaz e probabilmente di permettere un’area pedonale adatta allo shopping, nelle festività imminenti – che le auto lungo la principale arteria sanseverinese possano giungere fino a via Falco; dapprima si doveva bypassare via Roma, per poi giungere presso il monumento ai Caduti. Inoltre, chi giunge da via Licinella può accedere in via Rimembranza – ma con l’obbligo di svoltare in via Vanvitelli oppure verso via Giovanni Falcone. Chi scenda da piazza Imperio – dove è ubicato il municipio – vedrà invariato il senso di marcia lungo la già citata via Rimembranza; con la prescrizione di girare a destra, verso il parco “Boschetto”. Qui, in molti sono concordi nell’affermare che si creino ingorghi e intasamenti. Secondo R. G. – una giovane di S. Severino – “il nuovo piano traffico è positivo, in quanto consente agli automobilisti di defluire liberamente per tutta S. Severino. Per me la criticità è in via Licinella, dove c’è ancora un po’ di confusione”. Ma non tutti la pensano allo stesso modo: “A che serve cambiare i sensi di marcia in un paese già caotico, che comunque aveva trovato un suo equilibrio stradale? – si domanda perplessa una professionista della cittadina (stavolta sui social media, R. G. invece si è espressa a voce). L. T., sempre su Facebook, affonda il dito nella piaga: “Ce ne vuole per peggiorare ulteriormente la situazione già disastrata che c’era…”. Anch’egli stigmatizza via Licinella, già trafficata alle 9 del mattino (a sua detta); una soluzione – secondo lui – potrebbe consistere nel non far convogliare il traffico extraurbano in tale strada.

Già, il traffico di camion. È una questione atavica, risalente ai primi anni di amministrazione Romano; per ovviare alla presenza dei convogli “pesanti” (tir e camion) nel centro urbano di S. Severino, venne creata la “famigerata” Sp4 (in confluenza con l’altrettanto pericolosa Sp309). Un’arteria perniciosa, causa di dissidi “politici”. Ma, nonostante la realizzazione delle provinciali 4 e 309 (peraltro in zone frequentate da scolari – ad esempio nella frazione S. Angelo e verso Curteri), il problema non fu scongiurato. Torniamo a noi e alla mobilità a S. Severino. La parola ai cittadini.

Alcuni conducenti – su Internet – sono incerti sul funzionamento dei nuovi incroci di via Roma e via Trieste – oltre alla Licinella. Sicuramente vi saranno più code nella parte alta del corso. E non mancano i “consigli”, da parte dei cittadini stessi. Tutti strateghi, tutti esperti di circolazione. Sarebbe utile e interessante – a nostro modesto parere – effettuare una sorta di sondaggio (con voti e preferenze, magari) in cui il bacino di utenza sanseverinese possa esprimere la sua opinione. Sì, perché la faccenda sicuramente non finirà qui; proteste e lamentele sono le normali reazioni dei contribuenti indignati – e a volte a ragione – in quanto i loro sforzi e le tasse che pagano vengono (in altre fattispecie) “sprecati” per cose (spesso, non in questa occasione) futili e irrilevanti. Tornando a noi (di nuovo), per alcuni guidatori fioccano entusiasti i commenti. È il caso di T. N., che plaude (sui social) a questo progetto. Più cauto, ma sempre ottimista, è invece L. C., convinto di “dar tempo al tempo”. L’ironia non manca: “Un applauso a chi ha studiato il piano, agli ingegneri del Comune – recita un post sempre su Facebook. E, tra gli scettici, non mancano esponenti politici all’opposizione (come P.F.). Sta di fatto che – tra le altre cose – sono state momentaneamente “soppresse” alcune fermate per i bus “Leonetti e Gallucci”, in servizio lungo alcune tratte da e per S. Severino. Si attende che l’iniziativa dia i suoi frutti; per adesso, è troppo precipitoso parlare di risoluzione o meno dell’affaire traffico, sempre più snervante nelle rush hour (ore di punta) – alle 9 del mattino e alle 18-19 in serata. Funzionerà o meno, il dispositivo? Ai posteri l’ardua sentenza, voleva il Manzoni (ode “Il 5 maggio”).