Salerno: Cisl, piena soddisfazione per firma Ministro Calenda Decreto riconoscimento per Campania aree crisi complesse

“Il ministro dello Sviluppo economico ha firmato il decreto che riconosce, su richiesta della Regione Campania, le aree di crisi complesse. Tra queste anche quelle del “polo salernitano” di Battipaglia, Pontecagnano Faiano e della zona Industriale Asi di Salerno. Apprezziamo l’immediata risposta del ministero, che consente di proseguire con gli importanti programmi di reindustrializzazione di queste aree, favorendo le necessarie soluzioni per superare la crisi  di tante aziende e comparti industriali  coinvolti nella crisi degli ultimi anni”. E’ quanto dichiara Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, commentando la decisione di Carlo Calenda, titolare del dicastero dello Sviluppo Economico del Governo Gentiloni, di riconoscere i tre poli indicati dalla Regione Campania, tra cui quello del Salernitano, come aree di crisi industriale complessa che saranno ammesse alle agevolazioni di cui alla legge numero 181 del 1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione produttiva dei territori colpiti dalla congiuntura economica. Il decreto interviene anche con misure a sostegno dei lavoratori, privi di ricollocazioni immediate, attraverso la possibilità di deroga degli ammortizzatori sociali. “Va riconosciuto, inoltre, il positivo lavoro svolto dalla Giunta Regionale, di concerto con le organizzazioni sindacali confederali, nel percorrere la strada dello sviluppo produttivo e del rilancio dell’occupazione, come condizione necessaria per la crescita economica della Campania”, ha continuato Ceres. Il segretario generale della Cisl Salerno è anche certo che il confronto con la Regione Campania proseguirà con l’obiettivo di attrarre investimenti di alta qualità capaci di produrre importanti contenuti occupazionali in settori strategici e di forte innovazione produttiva. “Il sindacato che rappresento, come sempre, è disponibile ad essere protagonista di questa stagione di sviluppo delle nostre realtà produttive, con le sue proposte e le sue coerenze di politica sindacale finalizzate a produrre lavoro e reddito per le persone”.