Memoria presentazione di Maria SS. al tempio
Padre Giuliano Di Renzo
Oggi si celebra perciò la Giornata pro Orantibus, cioè la giornata delle anime consacrate, specialmente di quelle di clausura. Esse si allontanano dal chiasso del mondo per offrirsi al Signore e dedicarsi all’adorazione, alla lode e al ringraziamento a Lui dovuti. Si allontanano dal mondo per essere ancora di più vicine al mondo, ai bisogni più profondi e nascosti dalla turbolenza delle loro passioni e dalla spensierata loro cecità delle anime e delle coscienza che sono vita più che la vita esteriore e fisica. Si interpongono esse tra il mondo che si perde e Dio che viene dimenticato ed offeso pur essendo Egli la vita vera di ogni uomo. Si consacrano quelle anime entro una clausura come sentinelle in un fortino dello spirito in difesa di amore che il mondo, che non conosce se non la maschera carnevalesca dell’amore, non sa e non può conoscere. Ai sono nascoste nella clausura per nascondersi con Cristo in Dio e immerse nella Passione di Lui intercedono accanto a Lui e con Lui e come Mosé sul monte per gli spensierati adoratori del vitello d’oro, adoratori di questo mondo che il mondo perde e con il mondo si perdono. Un modo e una dedizione per amore che l’edonista, superficiale e materialista uomo di oggi non comprende. E come può, lui, che non avendo fede se non nella materia che lo avviluppa e lo pervade quale anestetico che lo rende insensibile alla vita, che non prega mai non sentendone il bisogno vittima ormai della necrosi che lo fa prossimo alla morte? Egli, che rifiuta perciò la preghiera non avendo altro dio se non il mondo e se stesso e insegue accanitamente quei dolorosi brandelli di disperata esistenza priva di prospettive di salvezza ed egli si ostina a chiamare vita. Lui, che più di ogni altro ha bisogno del pronto soccorso di chi preghi per lui e corre serio pericolo di perdersi…..per sempre.