Crisi italiana

Giuseppe Lembo

L’Italia, come l’Europa, l’Occidente ed il resto del mondo, deve ben capire che i flussi migratori sono ormai e sempre più, una realtà strutturale; una realtà centrale nella vita degli uomini della Terra. La gente del pianeta, non più stanziale, non più rassegnata al destino amaro di vivere disperatamente e/o anche morire per mancanza di cibo, convintamente e responsabilmente si è messa in cammino per le vie inesplorate del mondo, per cercarsi altrove nuove opportunità di vita; per cercarsi altrove le normali condizioni di vita, per vivere dignitosamente e comunque non morire di stenti, di fame perché così deciso dagli altri, potenti e prepotenti della Terra. Siamo in situazioni umane del tutto nuove; siamo in un mondo in cammino che va alla ricerca dell’altro portandogli in dono la propria diversità, la propria umana differenza, una risorsa umana di tutti per tutti. In questi scenari di umanità in movimento, quale sarà il ruolo italiano? In che direzione andranno le cose italiane? Ci sarà nel futuro possibile, un insieme italiano in cui siano garantiti a tutti gli italiani i diritti universalmente riconosciuti all’uomo della Terra che non può essere discriminato se non addirittura cancellato perché così si vuole da parte di chi esercita il potere come una clava con cui avere il diritto-potere di massacrare chi non conta niente e chi vive vegetando, indifferente a tutti? Di fronte a tutti questi ed altri interrogativi bisogna fermarsi; bisogna fermarsi e riflettere sul proprio essere uomini di questa Terra che, italiani e/o cittadini del mondo hanno, prima di tutto, diritto a vivere ed a vivere nella propria dignità di uomini, con tutte le garanzie umane per quello che ciascuno “è”, riducendo al massimo i danni dell’apparire e dell’egoismo, universalmente dannoso e senza senso che fa tanto male all’uomo del mondo. Con quali strumenti ed insegnamenti si può fare conoscenza? Prima di tutto, con gli strumenti tradizionali del conoscere, primo dei quali, è quello del leggere. La lettura è un importante esercizio per allargarsi a nuove conoscenze; attraverso la lettura attiva, i propri orizzonti del conoscere assumono una dimensione nuova e coinvolgente. Grazie alla lettura attiva si è in modo crescente, in grado di capire tutto; di capire, per poi essere nella vita un uomo capace di assumere un ruolo da attivo protagonista, in diretta connessione tra la più generale vita umana ed i mondi separati e diversificati di ciascun uomo a seconda della propria appartenenza. Il mondo, il mondo globale e dinamicamente in movimento di oggi è, come non mai, affamato di vita; tanto è nella quotidianità di un sociale che si pone e pone con affanno le sue esigenze di vita, anche se, cammin facendo, per un egoistico opportunismo del proprio essere, diventa amara espressione dal solo crescente avere-apparire che, così facendo, ne va inopportunamente fraintendendo i valori, purtroppo, sempre più indifferenti ai più e dalle caratteristiche disumanamente catastrofiche per come si pensa, nell’indifferenza di tutto, al solo godere, senza mai porsi alcun umano problema; senza porsi, così come si conviene, il problema delle dirette responsabilità nella scelta godereccia della propria vita giovanile, unicamente affamata di vita, con un fare del tutto indifferente per il futuro. La generazione dei nostri giovani è purtroppo e sempre più drogata di falsificazione; di un falso ed egoistico benessere; di un progresso solo apparente ed assolutamente privo di umanesimo e di umanità condivisa. È questo, purtroppo, un percorso di sola umanità disumana che corre sempre più il grave rischio di essere una umanità del futuro dal futuro assolutamente negato e con gravi pericoli per l’uomo della Terra, che vive da tempo, un rapporto fortemente compromesso uomo-uomo, uomo-Terra ed uomo-natura, gravemente ammalato di uomo, in quanto meno saggio, sempre meno attento a capire, vivendola a pieno, l’importanza dell’Essere in quanto “è”e dei valori umani, mancando i quali la vita della Terra diventa difficile, se non del tutto impossibile da vivere.