Trionfo Italia agli europei di Roma

Dominio assoluto della Nazionale Italiana di Sports Chanbara al 10° Campionato Europeo tenutosi Sabato 28 e Domenica 29 Ottobre al Pala Bandinelli di Velletri. La compagine azzurra, guidata dal Commissario Tecnico Diego Falco e dai Coach Paolo Celentano, Loredana Iaccio e Rita Sabatasso, ha fatto letteralmente il pieno di medaglie (105 totali), occupando la prima posizione nella classifica del medagliere generale e doppiando abbondantemente le dirette avversarie. Alle spalle dell’Italia si è piazzata la Francia (49 medaglie), che nonostante la sua indiscussa forza e tradizione si è dovuta arrendere alla determinazione e al grande cuore che ha caratterizzato la prestazione degli azzurri. Terza la Russia che ha totalizzato complessivamente 28 medaglie. Sono 15 le Nazioni che hanno preso parte agli Europei di Roma (interamente organizzati dalla Federazione Sport Chanbara Italia), con oltre 250 atleti partecipanti provenienti da tutta Europa. Bielorussia, Estonia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera e Ungheria sono state le nazionali che hanno preso parte alla competizione europea. Tornando alla gara e alla prestazione straordinaria del Team Italia c’è da sottolineare che, oltre alla conquista di 96 medaglie individuli (30 Ori – 23 Argenti – 43 Bronzi), gli azzurri hanno conquistato ben 6 titoli di Grand European Champion sugli 11 in palio, con il Capitano azzurro Annachiara Contesimo negli Assoluti Femminli, Sara D’Arienzo negli Juniores Femminili, Giovanni Cafaro negli Juniores Maschili, Asja Antonucci nei Cadetti Femminili, Giovanni Arrichiello nei Cadetti Maschili e Robertavelia Tafuto nel Kihon Dousa. I titoli Grand Champion negli Assoluti, negli Juniores, nei Cadetti Femminili e nel Kihon Dousa entrano nella storia della Fesci, in quanto fino ad oggi mai erano stati conquistati agli Europei. Ma il colpaccio assoluto l’Italia lo ha messo a segno nelle competizioni a Squadra conquistando due Titoli di Campione d’Europa e uno di Vice Campione Europeo. Impressionante la prestazione del tridente femminile composto da Miryam Aliberti, Annachiara Contesimo e Sara Di Nicola, che nella gara a Squadre Kihon Dousa (Forme) conquista l’oro polverizzando i propri avversari: in sequenza Polonia, Estonia, Russia e in finale la Francia vengono tutte battute dalle atlete azzurre con un perentorio 3 a 0, a conferma della grande forza dell’Italia in questa specialità dove è Vice Campione del Mondo e già nel 2016 agli Europei in Francia aveva conquistato l’oro. Ma le ragazze “terribili” per nulla appagate hanno bissato il risultato anche nella gara a Squadre Datotsu (Combattimento), battendo in finale la rivelazione Bielorussia e ancor prima Serbia, Polonia e Russia, andando anche in questa circostanza a bissare il successo dello scorso anno a Parigi. Un risultato incredibile quello conquistato dalle ragazze azzurre soprattutto per come è maturato e che le inserisce di diritto nella storia come una delle squadre più forti nello Sports Chanbara. Seppur lasciando un pochino di amaro in bocca per come è finita la finale, l’Italia maschile conquista un grandissimo argento con il trio composto da Natale Scarpitta, Giovanni Cafaro e Francesco Serrone. I tre atleti italiani eliminano prima la Bielorussia, poi la Repubblica Ceca e in semifinale una sempre rocciosa Germania. In finale l’Italia lascia il passo e il titolo ad una forte Russia (1 a 0 il risultato finale) ma recrimina per la mancata concessione di due punti netti a Scarpitta prima e Cafaro poi. Resta comunque la soddisfazione di aver tenuto testa ad una delle realtà maschili più forti nel panorama mondiale e la consapevolezza di essere una squadra giovane ed in continua crescita. Da sottolineare che a parte i titoli a Squadra e Grand Champion sono ben 30 i titoli individuali conquistati dall’Italia: Andrea Salzano nei Kihon Boys, Mattia Attruia nel Kodachi Boys, Benedetta Ragazzi nei Kihon Girls, Giovanni Arrichiello Nito e Choken Free Style Cadet Men, Alessandro Donnarumma nel Kodachi Cadet Men, Alessio Peluso Choken Morote Cadet Men, Asja Antonucci Choken Morote e Nito Cadet Women, Chiara Sabatasso Tate Kodachi Cadet Women, Roberta Procida Kihon e Kodachi Cadet Women, Robertavelia Tafuto nel Kihon Junior Women, Sara D’Arienzo Choken Morote e Nito Junior Women, Marco Petruccio nel Kodachi, nel Choken Morote e nel Choken Free Style Junior Men, Giovanni Cafaro Nito e Tate Choken Junior Men, Francesco Arpino Tate Kodachi Junior Men, Daniele Vigliotti Tate Kodachi Senior Men Kyu, Annachiara Contesimo nel Choken Free Style e nl Nito Senior Women, Sara Di Nicola Kihon e Tate Choken Senior Women, Miryam Aliberti Kodachi Senior Women, Christian Cappuccio nel Tanto Senior Men Dan, Antonello Di Donato Kihon Veterans e Maurizion Moschin nel Kodachi Veterans. Grande soddisfazione è stata ovviamente ostentata dal Presidente della Federazione Sport Chanbara Italia Giovanni Desiderio che ci tiene a sottolineare il grande sforzo profuso per organizzare un campionato europeo di altissimo livello sia sul piano tecnico che su quello organizzativo: “Volevamo dimostrare a tutti cosa siamo capaci di fare, far capire la nostra capacità non solo tecnica, ma soprattutto organizzativa. Abbiamo ricevuto complimenti da tutti i presidenti, i tecnici, gli atleti e supporters stranieri. Il Segretario Generale dell’International Sports Chanbara Association Kohei Iwao si è personalmente complimentato con noi dicendosi davvero impressionato dalla nostra capacità organizzativa”. Gli fa eco il Segretario Generale Mario Baldi: ”Bisogna tener presente che parliamo di una disciplina che ad oggi non comporta grandi introiti e che quindi vede le proprie organizzazioni autofinanziarsi. Ma la passione e l’amore per questo sport vanno oltre le difficoltà e con questo Europeo, che ha detta di tutti si è rivelato come una delle più belle competizioni internazionali, se non la più bella, mai organizzata, abbiamo dimostrato di meritare quel riconoscimento che ormai da troppi anni stiamo aspettando da parte delle istituzioni sportive italiane. La speranza è che i nostri immensi sacrifici vengano finalmente ripagati posizionando la nostra disciplina sportiva lì dove merita, dandole la giusta e meritata collocazione e dignità”.