Bellizzi: Salvioli “Amministrazione Volpe, gestione fuorilegge?”

L’amministrazione di Bellizzi vive su un altro pianeta: agisce continuamente in deroga alla legge e alla realtà. Da troppo tempo il sindaco di Bellizzi si fa gioco dei numerosi assegnatari degli alloggi Iacp Futura Borgonovo. In realtà ad oggi l’unico risultato concreto è il ricorso al Tar da parte della Curatela fallimentare. Circa un anno fa una commissione tecnica ha proceduto alla quantificazione dell’indennizzo, dovuto dal Comune alla Curatela, per un totale di 4.900.000 euro. Il Comune, avvalendosi della delibera n. 105/2017, non ha corrisposto la somma e dichiara di non voler onorare gli impegni presi. Attualmente la Curatela si è rivolta al Tar per richiedere la condanna del Comune di Bellizzi al pagamento dell’indennizzo e l’annullamento della delibera n.105 del 03/07/2017 che comporterà oltre all’indennizzo base anche spese legali ed interessi che vedranno pregiudicate le aspettative degli assegnatari. Un valido esempio a sostegno di questa mia analisi è l’affidamento alla Società “Cooperazione e Rinascita”  di progettare, realizzare e gestire la terza farmacia comunale a Bivio Pratole. Tutti sappiamo poi com’è andata a finire: Cooperazione e Rinascita, dopo il bando, ha aggiudicato la gestione dei servizi farmaceutici alla Società Together Pharma (Pellegrino padre) e infine Cooperazione e Rinascita e Together Pharma hanno costituito la nuova Bellizzi Farm Salute Pubblica. In realtà proprio Cooperazione e Rinascita non avrebbe in alcun modo potuto gestire tali procedure, tanto che solo in un secondo momento si è corsi ai ripari, inserendo nello statuto della società la gestione dei servizi farmaceutici. Per questi evidenti irregolarità ci siamo rivolti agli organi preposti e abbiamo richiesto un consiglio comunale monotematico per il ritiro di tutti gli atti riguardanti la farmacia comunale. Tuttavia il presidente del consiglio ha palesemente negato il nostro diritto di minoranza di convocare il consiglio. Per questo motivo ci rivolgeremo al Prefetto.

Pino Salvioli