Eboli: Pd su ricognizione straordinaria partecipazioni possedute

Ieri sera si è svolto un consiglio tecnico per adempimenti obbligatori previsti dal nostro Ordinamento per gli enti locali. Tra questi   la  Ricognizione straordinaria  delle partecipazioni  possedute obbligo di legge a cui dovevamo adempiere (ahinoi) entro e non oltre  il 30 Settembre 2017 come sancito dall’art. 24 comma 1 del D. Lgs. n. 175/2016. Ma vi è di più questa grave inadempienza della maggioranza comporterà l’applicazione della sanzione di cui all’articolo 24 comma 5 dello stesso decreto legislativo (D.Lgs. 175/2016) che recita “in caso di mancata adozione dell’atto ricognitivo (della delibera dunque) entro il termine fissato (vale a dire entro il 30/09/2017), il socio pubblico non può esercitare i diritti sociali nei confronti delle società (partecipate) e la medesima (partecipazione sociale) è liquidata in denaro in base ai criteri stabiliti dall’art. 2437-ter del codice civile ”.

Insomma questa grave inadempienza  comporterà la fuoriuscita automatica del nostro Ente da tutte le società partecipate Asis, Eboli Patrimonio e Società Consortile mista P.A..

Questo atto deliberativo approvato dalla maggioranza, come abbiamo spiegato in aula,  è un atto illegittimo ed inutile perché interveniamo fuori termine massimo (30/09/2017) ed inoltre questo adempimento tardivo non sana l’inadempienza che è per giunta sanzionato dall’art. 24 comma 5 con l’impossibilità da parte del nostro Ente di partecipare ai prossimi CDA delle società partecipate.

Siamo veramente senza parole e amareggiati per queste continue gaffe  dell’amministrazione che come in questa occasione, ma come in tante altre, comporterà un grave danno all’Ente e soprattutto l’impossibilità di partecipare alle decisioni delle società partecipate, alcune di esse in particolare operano in settori chiave della vita pubblica, come ad esempio l’ASIS che gestisce il servizio idrico che è un servizio di interesse generale in cui la presenza del Comune era fondamentale per la tutela degli interessi dei cittadini ebolitani. Per questa ragione chiediamo l’annullamento di questo atto deliberativo, illegittimo ed inutile, in autotutela per evitare una brutta figura istituzionale nei confronti dell’intero Consiglio e della città.

 

Il capogruppo del PD

Dott. Pasquale Infante