Cava de’ Tirreni: Associazione Meridione Nazionale su legge elettorale

Il presentarsi con modi garbati, all’avvio di una conoscenza tra soggetti che potrebbero avere, come non avere, idee comuni, ideologie diverse, modi di agire differenti, è sempre un segnale di semplice convivenza, di buon approccio per rapporti civili e costruttivi. Questa premessa si rende necessaria per anticipare ciò che avviamo con questo primo comunicato da parte dell’Associazione Meridione Nazionale, e cioè di informare i “media”, delle iniziative, delle interrogazioni, delle proposte che questa Associazione ha voluto, vuole e vorrà proporre ai cittadini dell’intera nazione, senza distinzione di simboli, di schieramenti, di partiti, per svegliare un popolo che ci sembra fortemente appiattito verso la rassegnazione, verso la passività di ciò che gli accade intorno, con la reazione di volgere lo sguardo altrove, dove c’è solo egoismo, scarsa partecipazione alla vita sociale, completa indifferenza nei confronti di problemi, che non sono i suoi, ma che coinvolgeranno, prima o poi, i suoi figli, i suoi nipoti, gli amici con i quali tempo addietro combatteva per una società sana e competitiva. Con queste parole intendiamo, innanzi tutto, far sì che l’informazione ci consideri, che accetti, pur criticandoli, i nostri messaggi, diffondendoli e rendendo partecipi delle nostre idee i loro lettori, ed anche coloro che disinteressandosi di tutto e di tutti, possano ricevere questi messaggi via etere: avreste fatto il vostro dovere di sani informatori e di essere soci di un coinvolgimento dei cittadini, affinché si allontanino sempre meno da ciò che è vita, partecipazione, lotta per l’interesse comune.

Nel tragitto che ha intrapreso l’Associazione Meridione Nazionale, è stata inserita la vigilanza accurata sulle leggi approvate dal parlamento, o in itinere, al fine di proporre, nel primo caso, delle sollecitazioni ai cittadini, al fine, non di alzare le barricate, ma di proporre referendum consultivi (mediante raccolta firme ndr) nel caso di incostituzionalità o di provvedimenti anti democratici o sballati, secondo la maggioranza (non guardando ai partiti e/o movimenti che l’abbiano votati), o, nel secondo caso, promuovere interrogazioni con lo scopo di evidenziare e correggere lacune legislative. Fatta questa opportuna premessa, l’associazione ha ritenuto, nel percorso che sta per approvare il “Rosatellum 2.0” formulare dei quesiti, che potrebbero essere presi in considerazione, ovviamente, dai parlamentari che ritengano, oltre che antidemocratica, incostituzionale questa legge. Di seguito un elenco estremamente sintetico delle domande che il cittadino pone al popolo stesso ed ai deputati e senatori (ora solo a questi ultimi, visto che ha ottenuto il placet della Camera), non prima di aver segnalato questa incongruenza della legge: c’è un’incongruenza al capoverso 28 dell’articolo 1 tra i commi 6 e 7, in cui si prevedono due modalità tra loro contraddittorie e incongrue per attribuire i seggi a una lista che abbia esaurito i candidati in un collegio plurinominale. L’eventualità in cui scatterebbe questo caso, quello che il listino proporzionale si esaurisca, è addirittura più probabile che in passato, data la minore ampiezza delle liste imposte dalla sentenza della corte: il Rosatellum prevede un alto numero di candidature multiple che possono essere cinque, in diversi collegi ed in quel caso, non si sa come assegnare i seggi in caso di esaurimento del listino. Il testo della legge elettorale dovrà quindi essere necessariamente modificato al Senato. 

1-Perche’ questi governanti che hanno fatto fallire l’ Italia non vogliono sottoporsi al giudizio elettorale, pretendendo di essere eletti in modo cosiddetto bloccato e sicuro?

2- Perché il popolo non deve scegliersi tutti coloro che dovranno essere eletti?

3- Perché i capi bastone, oltre ad essere eletti, senza necessità di voto di preferenza, si scelgono anche coloro i quali dovranno fare i loro sguatteri, strapagati, però, da noi??

4- A cosa serve andare a votare non potendo scegliersi i rappresentanti, essendoci i nominati ?

5- A cosa serve una legge elettorale, non garantendo un vincitore se non con una percentuale altissima, fuori da ogni realtà, bensì alleanze spurie tra chi si offende in campagna elettorale, presentando programmi antitetici e posizioni ideologiche distinte e distanti?

6- Sarebbe il caso di formulare da parte dei partiti e/o movimenti, proposte di leggi elettorali e sottoporle a referendum, garantendo la cosiddetta sovranità popolare?

Rispondeteci : siamo noi a cercare la democrazia o loro a togliercela ?

Alfonso Senatore

Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale