Napoli: UDS in sciopero contro alternanza Scuola-Lavoro

Oggi 13 ottobre noi studenti e studentesse ci proclamiamo in sciopero perché nei nostri percorsi di alternanza scuola-lavoro vogliamo essere formati, non sfruttati”– dichiara Mauro Esposito dell’Unione degli Studenti Napoli, studente del Liceo Pasquale Villari di Napoli – “tramite un’inchiesta regionale abbiamo smentito la retorica del Governo sull’alternanza scuola-lavoro, che ad oggi non rappresenta una metodologia didattica formativa ma solo un modo affinché le aziende possano accedere a manodopera gratuita. Il 46% degli studenti ha dovuto sostenere delle spese per partecipare all’alternanza, il 63% ha svolto percorsi non inerenti al proprio indirizzo di studi, il 38% degli studenti ritiene che sono stati negati diritti che dovrebbero essere garantiti e il 100% degli studenti intervistati vuole essere coinvolto nella determinazione del proprio percorso di alternanza.” “Qui a Napoli abbiamo avuto le testimonianze di studenti che sono obbligati a prender parte in progetti di alternanza in aziende che sfruttano gli studenti (alcuni studenti di un istituto biotecnologico ambientale sono stati obbligati a zappare la terra) e inquinano il territorio. Contro lo sfruttamento, vogliamo decidere sull’alternanza scuola-lavoro, vogliamo un’alternanza gratuita, inerente ai nostri indirizzi e di qualità!” – prosegue l’unione degli studenti Napoli “Sono più di dieci anni che vediamo inattuata la legge regionale sul diritto allo studio approvata nel 2005 per cui ci siamo strenuamente battuti” – dichiara Arianna Antonilli dell’Unione degli Studenti Napoli, studentessa del liceo Renato Caccioppoli di Napoli – “Pretendiamo un effettivo investimento nell’istruzione campana: in un’edilizia che garantisca sicurezza a tutte le studentesse e gli studenti di un’area a rischio sismico come quella campana (dove solo una scuola su tre è agibile), in un sistema di trasporti totalmente gratuito ed efficiente. Pretendiamo la riattivazione delle conferenze regionali sul diritto allo studio e un monitoraggio dei percorsi di alternanza per combattere lo sfruttamento! Stiamo arrivando, attenti alle tute blu che incrociano le braccia.”