Salerno: Teatro delle Arti, torna family show targato C’era una volta VI

Teatro da vivere sì ma se formato famiglia è meglio perché “continuiamo a credere che una fiaba salverà il mondo”. È lo spot richiamo di C’era una Volta VI, sei appuntamenti con lo spettacolo per grandi e piccoli ideati dalla Compagnia dell’Arte diretta da Antonello Ronga in collaborazione con il Teatro delle Arti. «Questa rassegna – spiega il direttore del Delle Arti Tortora – che ha avuto un successo così forte nelle edizioni precedenti, produce risultati importanti perché non solo, con la poesia della fiaba, avvicina i bambini al mondo del teatro ma avvicina soprattutto i loro genitori, la fascia dei quarantenni, che è il target che manca in platea. Le favole diventano quindi quasi una strategia attraverso la quale, tra passione, magia e sogni, molti hanno finalmente scoperto la grande bellezza dello spazio scenico». A riconoscere il ruolo multidisciplinare del teatro e la grande macchina organizzatrice del teatro salernitano anche il vicesindaco Eva Avossa«Il teatro delle Arti ha questa prerogativa – ha detto il vicesindaco – educare il pubblico a partecipare, vivere ed amare il teatro. Da sempre lo ha fatto partendo dai suoi più piccoli spettatori e questa credo sia una strategia meravigliosa che ha portato nel tempo i suoi risultati. Qui c’è tutto: spettacolo, commedia, musica, danza, favole, ma anche tante occasioni di lavoro se si considera tutto il mondo dietro le quinte che lavora per questa o quella messa in scena». In cartellone sei date modello family show tutte da vivere e godere con mamma e papà. Si comincia il 22 ottobre con “Il segreto dell’Oceano”, una storia antica, ambientata su una grande isola in mezzo al mare. Il 19 dicembre spazio a “Babbo Natale nel paese delle zucche”, un mix tra Hallowen e slitte con le renne, due mondi agli antipodi specchio del bene e del male. Il nuovo anno prende il via con  il debutto nazionale del nuovo spettacolo di Teatro dell’Osso che andrà in scena il 21 gennaio con “Die Zauberflote ovvero O’ Flauto Maggico”, adattamento per le famiglie del celebre racconto musicale di Mozart. L’11 febbraioCenerentola“, la favola immortale della principessa per eccellenza e delle sue scarpette di cristallo sarà la protagonista assoluta, mentre  l’11 marzo toccherà a “Pulcinella – frizzi, lazzi e cose pazze”, una produzione La Mansarda Teatro dell’Orco, compagnia da oltre trent’anni nel settore del teatro ragazzi.  La stagione chiude il 29 aprile con “Miracolo a Notre Dame”, una storia dipinta con una tavolozza di colori schiariti e sgombri dalle ombre gotiche che aleggiano invece sul romanzo. «Al centro del nostro interesse – spiega il regista Ronga – ci sono i bambini ed i ragazzi. Sono loro i portatori della cultura: spettatori e sognatori di oggi, prima che, come si è soliti dire e sentire, di domani. Ed è ai loro sogni di oggi che ci proponiamo di dare vita, attingendo a piene mani dal tradizionale patrimonio letterario e teatrale, stravolto e rinnovato in spettacoli dal taglio fresco, divertente ed innovativo». Due le iniziative parallele alla porte targate sempre Compagnia dell’Arte. Il 13 dicembre, fuori abbonamento, si ripete per il secondo anno l’appuntamento “A teatro con Meggy”, lo spettacolo di beneficienza in memoria della giovane attrice della compagine salernitana prematuramente scomparsa, il cui incasso sarà devoluto interamente all’AIL Salerno. «Ho la fortuna di dire, in 20 anni di associazione – ha detto Elvira Tulimieri dell’Ail – che a volte i miracoli accadono veramente. Tante persone non ce la fanno ma la bellezza è che chi non ce la fa vive in tutti gli operatori. L’iniziativa della Compagnia dell’arte ne è un meraviglioso esempio. Riuscire a trasformare un momento triste in un gesto di solidarietà così forte, concreto e sensibile non è da tutti». L’anno scorso furono raccolti oltre 7mila euro; il titolo scelto è “Il principe d’Egitto”. Infine a breve partirà anche il contestRacconta una fiaba”, con il quale si invitano i piccoli spettatori a stimolare la loro fantasia attraverso la scrittura di un testo di drammaturgia.