Informazione corretta: diritto civico!

Giuseppe Lembo

È, purtroppo, un grave danno, la politica che non c’è e che non promuove e produce quella comunione di intenti e quella condivisione umana e sociale, senza la quale il popolo diventa senz’anima e lentamente muore. Oltre alla politica in Italia ed in Campania non c’è la Scuola; la Scuola della conoscenza, dei saperi, della saggia formazione dei cittadini che vengono disumanamente educati e formati al niente esistenziale e costruiti ad uso e consumo di un potere che non vuole, per non essere infastidito, i cittadini protagonisti, ma solo e sempre più, i cittadini sudditi che sono funzionali al potere del capo (dei capi). Ma il Sud e la Campania devono smetterla di farsi male; devono con la forza dell’ingegno di un’umanità nuova, sapersi rigenerare e pensare positivamente, finalizzando le idee ed il fare, come idee e fare, individuali e condivisi, assolutamente necessari al futuro. Al futuro del Sud che non può, come dimostrano le tristi condizioni della Campana, morire di Sud; che non si può morire di Campania. Tanto, complice irresponsabile la politica, la cultura, la Scuola, l’informazione, il mondo poco saggiamente produttivo e quella borghesia senz’anima, parte di un sistema burocratico mediocre ed assolutamente senz’anima. La società d’insieme oggi più che mai, deve sapersi dinamicamente proiettare verso il futuro; verso il futuro possibile. Proprio non può starsene a guardare e compiacersi di vivere senz’anima, creando, con il fare della complicità diffusa, il più generale sfascio umano e sociale che produce, come succede sempre più, soprattutto, nel mondo meridionale, un’umanità d’insieme assolutamente senz’anima e senza quella forza di dentro che rappresenta in sé l’energia vitale per diventare protagonista di futuro. Il giornalismo nella sua libertà di espressione, deve rigorosamente saper portare rispetto all’UOMO; a tutte le persone che si trovano al centro dell’attenzione mediatica. Questo significa, non fare giornalismo strillato, con caratteristiche, sempre più spesso, inopportunamente tribunalizie e diffamatorie. Questo, non è giornalismo! In Italia, abbiamo una grande e crescente simpatia per il giornalismo strillato che incuriosisce ma non piace assolutamente al poco rispettato lettore, rappresentando in sé, una causa devastante di un vuoto crescente per la lettura di giornali e libri e più in generale per una caduta di interesse per la cultura che, rincorrendo sempre più spesso, contenuti fortemente consumistici, assolutamente poco utili ai saperi ed alla conoscenza, li danno in pasto ai lettori, sempre meno numerosi, sacrificandoli inopportunamente ai saggi contenuti autentici che servono e sempre più all’uomo del nostro tempo. Tanto, per essere un uomo informato e per crescere culturalmente e quindi essere cittadino attivo e protagonista in un mondo d’insieme sempre più globale, con attese di un’umanità nuova, senza confini e con l’Io mondo che può, anzi deve, diventare Noi mondo.   Occorre, per cambiare, una forte crescita culturale; occorre quella libertà dell’anima che non c’è e che non ci potrà essere per una condizione di umanità fortemente mediocrizzata in Italia al Sud in particolare, ma più in generale nel mondo soprattutto Occidentale dove la mediocrizzazione rappresenta il grave e distruttivo virus del futuro del mondo che, mediocrizzato com’è, non produce genialità, non produce creatività, per cui, inesorabilmente e senza appello, è destinato a finire, lasciandosi dietro le macerie di un nulla esistenziale, fatto di mediocrità. Oggi è, tra l’altro, mediocre il clima campano, dove con gravi danni per tutti, vanno scomparendo quelle sagge risorse (la cultura, la politica, la buona scuola, la buona informazione, le bravi professioni, l’intelligente protagonismo di chi produce producendo lavoro e proiettandosi nel futuro, per un futuro possibile che ha assolutamente bisogno di tutte queste cose e soprattutto di tutte queste cose armonicamente ed equilibratamente insieme). Anche a Salerno, deve essere rigenerato un nuovo insieme umano, sociale, culturale, politico e della buona informazione, con la sola caratteristica di un’informazione autentica ed eticamente corretta, mettendo al centro del comunicare l’uomo ed il suo inviolabile e sacro diritto di “cittadino”. C’è da dire che, Salerno ha bisogno urgente di cultura; di buona politica; ha bisogno di utile e saggia formazione ed educazione per rigenerarsi come città del Terzo Millennio, parte saggiamente attiva della Società-Mondo, nella Terra-Stato. Salerno e più in generale la Campania ed il Sud, non hanno bisogno di falsi santi predicatori e/o di deprimenti oligarchie familiari. Salerno e la Campania, come non mai, hanno bisogno di vera democrazia, di vera cultura e di tanto, tanto comunicare autentico, per camminare insieme ed insieme costruire lo sviluppo umano, la crescita sociale, unitamente allo sviluppo territoriale, purtroppo rimasto indietro, come in gran parte del Sud. Questo deve fare la buona politica; questo deve saper fare il comunicare autentico; a questi e per questi obiettivi deve impegnarsi la cultura e la Scuola, dando tutti insieme, alla società civile l’intelligente opportunità di crescere e di svilupparsi, restituendo la dignità perduta al territorio che può farcela a cambiare e guardare con sicurezza al futuro possibile, oggi, purtroppo, sempre più, futuro maledettamente negato, per un clima sbagliato degli uni contro gli altri, gettando inopportunamente discredito e veleno che proprio non giova a Salerno ed a nessuna altra parte umana della Campania e del Sud, ancora oggi e come sempre, sedotto ed abbandonato.