Pellezzano: dimissioni consiglieri comunali

Che si profilasse la fine della sua consiliatura il sindaco Giuseppe Pisapia ne era cosciente tanto da averne parlato anche nel suo ultimo incontro con i cittadini nell’Operazione che aveva denominato “Verità”. Quello che forse non si aspettava era il venir meno della parola di un consigliere che ancora considerava attendibile. Vincenzo Bove, infatti, aveva assicurato, nel corso degli incontri avuti con il sindaco, che non si sarebbe preso la responsabilità di far cadere l’amministrazione. Ed è a questo punto che sono intervenuti gli altri consiglieri di opposizione, i quali, con le dimissioni “generali”, gli hanno fornito la “giustificazione morale” per contribuire a mandare a casa l’amministrazione Pisapia. Ma le responsabilità pesano allo stesso modo su tutti gli “ex” che, chi per interessi personali, chi per mancanza di personalità, chi per senso di inferiorità, si sono completamente disinteressati dei cittadini di Pellezzano che, purtroppo, saranno quelli che pagheranno, sia in termini economici che di servizi, le velleità politiche di questa scelta. “Mi sono impegnato per la mia comunità – dice Giuseppe Pisapia – e i cittadini lo sanno. Quello che mi rammarica è il tradimento, ma ciò di cui sono certo è che i pellezzanesi, di qualsiasi ideologia politica siano o simpatie personali abbiano, possono perdonare tutto, ma mai il tradimento”. L’amarezza del sindaco è evidente, non per il ruolo che va a lasciare, ma per quello che attende la cittadinanza con l’avvento di un commissario, in virtù della difficile situazione economica del Comune. Situazione creata da chi ha firmato per far cadere l’attuale amministrazione. Perché non attendere le prossime naturali elezioni? Forse perché tutte le magagne stavano venendo fuori? Forse perché nessuno avrebbe più creduto a parole da campagna elettorale? Ciò però non cambia il risultato: “Pellezzano avrà un commissario e io, Giuseppe Pisapia, andrò avanti nell’identificare le responsabilità di quanto svolto nel corso della mia amministrazione. Anche se non sarò più sindaco (almeno per il momento), chi ha cercato di fare i propri interessi alle mie spalle, approfittando della mia buona fede, non avrà scampo. Siamo già partiti con la riorganizzazione e, avendo eliminato le mele marce, torneremo più forti di prima a governare Pellezzano per continuare la nostra opera di risanamento e come baluardo al degrado e al saccheggio della città”.