Pietrelcina: al via celebrazioni per 6° anniversario morte Fra Modestino

Michele Gagliarde

Un appuntamento che sta diventando un must non solo per la comunità pietrelcinese ma anche per molti devoti del Santo delle Stimmate, un’occasione imperdibile per stringersi in fervida preghiera   nel ricordo dell’altro illustre figlio di questa terra sannita, compaesano e discepolo di San Pio,   considerato dalla stragrande maggioranza dei fedeli il Suo erede spirituale. La memoria corre inevitabilmente a quel 14 agosto di 6 anni fa quando fra Modestino da Pietrelcina, al secolo Damiano Fucci spirò dolcemente alla veneranda età di 94 anni in quell’Ospedale, Casa Sollievo della Sofferenza, che rappresenta la prima e più grande opera del suo confratello stigmatizzato. A San Giovanni Rotondo questo umile frate c’era già oltre 40 anni, fin da quanto ricevette dallo stesso Padre Pio  il 20 settembre 1968, tre giorni prima della di Lui morte, una corona del rosario e una missione speciale: non solo quella di interessarsi ai figli spirituali del Padre e diffondere questa pratica così fortemente raccomandata dal Santo di Pietrelcina ma anche quella di ricevere, in qualità di portinaio del convento,per oltre 40 anni, i numerosissimi pellegrini che ogni giorno giungevano in quel piccolo paese del Gargano per chiedere a lui una parola di conforto, una preghiera, una benedizione. Spesso in alcuni nasceva forte  il desiderio di seguire più da vicino le orme di San Pio e Fra Modestino, il quale aveva ricevuto nel 1953 l’autorizzazione dal Santo stesso di accettare, a nome Suo e per Suo conto, che  le persone che lo desiderassero divenissero suoi “figli spirituali”, formò negli anni del suo apostolato un esercito orante che ancora oggi, ogni sera alle 21, si riunisce spiritualmente per pregare: per i sofferenti, per chi ha bisogno, per le intenzioni di Padre Pio e della sua opera, per le intenzioni del Papa. Eppure nei suoi ultimi istanti di vita riaffiorò decisamente il ricordo e la nostalgia per la sua terra natale: fu così che egli, originario come Padre Pio di Pietrelcina, chiese espressamente di essere seppellito in questo piccolo e ridente borgo del Sannio. Da quel giorno alla sua tomba, situata presso la Sala Confessioni della Chiesa Conventuale locale, dedicata per espressa volontà di San Pio  alla “Sacra Famiglia”, accorrono persone di ogni classe e ceto sociale per ringraziare delle molteplici grazie che quest’umile confratello di San Pio ottiene, continuando, oggi più che mai, la sua missione di intermediario tra terra e cielo attraverso la potente intercessione del Santo delle Stimmate. Nel 6° anniversario della sua morte la comunità dei Frati Cappuccini di Pietrelcina si prepara a ricordare solennemente il caro confratello e il discepolo amato dal Padre con ben due celebrazioni, alle quali accoreranno in massa i fedeli devoti per elevare le loro suppliche in favore dell’anima di questo umile seguace di Padre Pio e per poterlo vedere quanto prima, insieme all’illustre compaesano e confratello, agli onori degli altari. Si partirà stasera con l’Adorazione Eucaristica delle ore 18 presso la Chiesa Conventuale alla quale seguirà una messa in suffragio dell’umile frate pietrelcinese e l’omaggio floreale presso la tomba. Domani 14 agosto invece, giorno vero e proprio della nascita al Cielo di Fra Modestino , Padre Guglielmo Alimonti, coordinatore dei Gruppi di Preghiera dell’Abruzzo e Molise e cittadino onorario di Pietrelcina oltreché diretto conoscitore sia di San Pio che del suo erede spirituale, terrà invece una Solenne Concelebrazione in memoria dell’amato confratello  alle 11.30 del mattino ricordando, nella stessa occasione, anche il 107° anniversario della Prima Messa di San Pio che  ricorre lo stesso giorno.