Tramonti: a Campinola, 6^ festa organistica

Il terzo appuntamento della 6^ Festa Organistica ha sorprendentemente adempiuto d’un colpo tutti i suoi presupposti e gli obiettivi, esprimendo in pieno il vero senso della Festa. Dall’organizzazione agli interpreti, dai valori culturali e artistici al pubblico hanno goduto la felicità di un evento davvero esaltante e di afflato umano collettivo. I tre giovani interpreti, l’organista Davide Gagliardi e il soprano Giuseppina Marino di San Marco dei Cavoti con il basso ucraino Anton Gryvniak naturalizzato beneventano, hanno offerto un saggio di notevole professionalità e coinvolgimento musicale; un affiatamento e linearità vocale ed espressività davvero rari se si considera la relativa giovane età. Evidentemente la serietà e l’intenso coinvolgimento con i docenti del Conservatorio “G.Sala” di Benevento – in particolare con il m.o Antonio Varriano “Amico dell’organo” di Campinola da lunga data – danno ottimi esiti. Dalla Toccata di Frescobaldi con perfetta alternanza di organo e gregoriano ai brani di Durante, Grandi e Berardi, ai brani d’insieme di Bach e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Nei brani solistici l’organo ha espresso quasi tutte le sue raffinate potenzialità, dal solenne Voluntary di John Stanley alle Sonate di Pachelbel e Sperger alla ben nota Elevazione di Zipoli già brano d’obbligo in altra edizione della Festa. Una occasione per rimarcare i valori e la storia delle opere custodite nella chiesa di Campinola, fra cui proprio il prezioso organo di Carlo Rossi, voluto dai Campinolesì nel 1729 e restaurato con l’apporto di quelli residenti o operanti in altre regioni con la preziosa e spontanea collaborazione molti fra cui sono da ricordare soprattutto don Arulappan Jayaraj e Giancarlo De Marco. Beni di cui tutti devono essere fedeli custodi per viverli al meglio e tramandarli alle future generazioni. Una dedica particolare è stata rivolta a
Vincenzo Campanile “de Ciccio” che fra il ’50 e il ’70 suonò l’organo per molti anni prima del lungo silenzio imposto dal tempo e dall’incuria
dell’uomo.Ha partecipato all’evento un folto, qualificato e appassionato pubblico proveniente da varie località della provincia, ma finalmente
soprattutto da Tramonti e Campinola, segno che i semi offerti in questi anni stanno dando i loro frutti, grazie anche alla disponibilità di
tanti Amici dell’organo, all’organizzazione di Antonio De Marco e alla disponibilità del parroco don Gennaro Giordano. Insomma una vera Festa, un vero miracolo d’estate dove “…tutti furono soddisfatti, soddisfattissimi” come cita l’atto notarile del 5 giugno 1729 quando Carlo Rossi consegnò ai Campinolesi il pregevole organo che tutt’ora è il terzo più antico funzionante della regione. Prossimo appuntamento sarà il 9 settembre con il famoso organista cremonese Paolo Bottini, sostenuto dai campinolesi Luigi Vaccaro e dai Fratelli Vigilante operanti a Cremona.