Mercato San Severino: conclusione festeggiamenti per San Vincenzo Ferreri

Anna Maria Noia

Grandi festeggiamenti hanno caratterizzato – anche stavolta, per il 2017 – la tanto attesa ricorrenza di S. Vincenzo Ferreri a Mercato S. Severino. il programma – sia religioso che civile – ha visto protagonista il consueto lavoro e l’impegno costante da parte di tutti i componenti della realtà parrocchiale di S. Giovanni in Parco. Anche quest’edizione è stata opportunamente organizzata, grazie al febbrile interessamento del comitato festa – nelle persone del maresciallo Mario Puca, di Carmine e Rossella; di tanti altri devoti che si sono prodigati affinché l’occasione fosse degnamente celebrata. Anche mediante offerte derivate dalla vendita di cassette di pesche, una modalità simbolica, particolare e “simpatica” per recuperare proventi in onore del santo. Comunemente conosciuto quale “angelo dell’Apocalisse” – per la sua oratoria tonante e veemente. In ogni raffigurazione iconologica e iconografica che conosciamo, infatti, lo spagnolo è raffigurato con le ali e con la fiammella dello Spirito Santo. Che lo rende fortemente differente dall’omonimo Vincenzo da Saragozza, martire la cui festività ricorre il 22 gennaio (invece il Nostro è celebrato il 5 aprile, ma viene onorato in estate per la popolarità del suo nome, in maniera che i Sanseverinesi sparsi nel mondo possano venerarlo da ogni nazione). Nella chiesa di S. Giovanni, dove è conservata la statua di S. Vincenzo, è stata anche organizzata – dalla docente Elena Pironti – un’apposita e peculiare mostra di tutti gli altari delle principali chiese del mondo in cui vi è il simulacro o l’effigie del santo. Il parroco don Peppino Iannone, che ha fortemente voluto le iniziative in onore del santo – assieme al vicario foraneo don Crescenzo Aliberti – ha dichiarato di voler conservare queste immagini (con spiegazione) approntate dalla Pironti, ponendole in archivio. Non gettandole altrove, dunque.  Pregevole anche l’idea di attuare una sorta di “lotteria”, di “riffa” con la statuetta di S. Vincenzo – opportunamente benedetta – in palio quale premio. L’estrazione è avvenuta il giorno 7 agosto, dopo la Messa delle 19. Per quanto concerneva, invece, il programma civile: dopo la solenne processione delle 19.30 per le strade della cittadina di Mercato S. Severino, con la celebrazione eucaristica delle 21.45, il giorno 6 agosto (Trasfigurazione di Cristo e/o S. Salvatore) la banda “Città di Bracigliano” (maestro Carmine Cardaropoli) ha offerto e tenuto un concerto musicale alle 22.30. il sette agosto, inoltre (dies natalis di S. Gaetano da Thiene, fondatore dell’ordine dei Teatini nonché patrono della frazione Piazza del Galdo – dove è stato osannato), alle 21 c’è stata la classica serata danzante a cura di Natale “Noel” Bisogno e del suo ritmo. Ma il momento più atteso, da tutti i Sanseverinesi che si rispettino, è stato senz’altro (ore 23.50, sempre del 7 agosto) lo spettacolo piro-musicale, con un tripudio di fuochi d’artificio. Tutto in piazza Imperio. Lo show tra musica e fuochi è stato organizzato dalla ditta “Salvati Fireworks – eventi e spettacoli”. Anche stavolta, tutto è andato secondo i piani; i cittadini e i Sanseverinesi all’estero hanno dimostrato – ancora una volta – la propria sincera e spassionata devozione al patrono dell’antico Stato di Sanseverino – assieme alla Madonna del Rosario (a S. Giovanni c’è una statua del ‘600, con il Bambino Gesù) e a S. Rocco. Quest’ultimo, ricorrente il 16 agosto, viene festeggiato ai primi di settembre. Per lo stesso motivo – pare – delle celebrazioni agostane di S. Vincenzo. Insomma, S. Severino è un centro irnino denso di religiosità – popolare o non. Da apprezzare quanto svolto (e da svolgersi) da ogni realtà ecclesiastica afferente e orbitante attorno a S. Giovanni in Parco. E non soltanto!