Giffoni Valle Piana: 20 anni di Teatro a Giardino degli Aranci

Millenovecento novantasette, duemila diciassette. Giffoni ed il teatro festeggiano le nozze di cristallo: un amore della città con la finzione scenica lungo 20 anni. È lo straordinario traguardo che taglia quest’anno Giffoni Teatro, l’evento organizzato e promosso dall’associazione omonima presieduta da Mimma Cafaro. Quella alle porte è la ventesima estate di prosa e comicità al Giardino degli Aranci, un palco sul quale si sono alternati tantissimi artisti, i più rappresentativi del teatro italiano, i grandi comici e gli emergenti che da lì hanno spiccato il volo. Per celebrare tutti loro il Giardino si prepara ad accogliere nuovi protagonisti. Dieci le date fissate dall’associazione che non senza difficoltà e sempre con il sostegno del Comune di Giffoni Valle Piana, ancora una volta, scommette sul teatro, nella convinzione che resti sempre la pillola di cultura più innovativa di cui la platea possa beneficiare, una serata conviviale da trascorrere al fresco di un aranceto che ha scritto la storia del teatro nella valle picentina. Si comincia giovedì 3 agosto con Francesco Cicchella, protagonista di “Millevoci”, uno show comico -musicale nel quale l’artista, versatile e poliedrico, mostra le sue doti di cantante ed intrattenitore. Sul palco, oltre allo showman, Vincenzo De Honestis (storica spalla di Cicchella in tutti i suoi spettacoli ed in molte delle sue apparizioni televisive), ed una band di sei elementi capitanata dal maestro Paco Ruggiero. Il titolo, che strizza l’occhio al celebre varietà televisivo degli anni ’70, è uno stratagemma per far vivere i suoi cavalli di battaglia: Massimo Ranieri, Michael Bublé, Gigi D’Alessio. Si prosegue lunedì 7 con Pasquale Palma in “Dottor Futuro”, brillante commedia che vede la partecipazione di Gennaro Scarpato, Oreste e Mirko Ciccariello, meglio conosciuti come i “Malinconici”, trio prodigio del cabaret napoletano. Palma, che quest’anno ha lasciato Made in Sud per intraprendere un percorso artistico diverso, vanta già la partecipazione a film che hanno sbancato al box office in Italia, su tutti “Si accettano miracoli” di Alessandro Siani. In cartellone anche una parentesi di teatro classico in cui campeggerà il genio e la creatività di Sofocle. Accadrà mercoledì 9 con Antonio Salines e Barbara Bovoli in “L’Antigone”, una nuova traduzione del testo dell’autore, integrale in tutte le sue parti, nel quale si inseriscono anche due brani tratti dall’Edipo a Colono dello stesso Sofocle. Uno spettacolo tutto da ammirare, in cui la pregevole e chiara traduzione di Roberto Lerici riesce a fondere magistralmente lirismo ed epicità che la regia di Livio Galassi asseconda. Teatro sì ma napoletano venerdì 11 agosto. Sul palco la Compagnia Tandem in “Ce penza mammà”, la commedia intelligente scritta a quattro mani dai fratelli Di Maio, pronta a far ridere e sorridere lo spettatore con una trama articolata dove non si riesce a fare a meno di affezionarsi ai personaggi. Il riso si mescola con il pianto, emozioni in scena che saziano l’anima. Mercoledì 16 agosto momenti di puro sagaci battute cabarettistiche con la Compagnia Fuori dalle Quinte in “E a mme, me danno a’ pensione – ovvero Tonino Cardamone giovane in pensione”, una farsa che attinge dalla vita reale. La comicità irriverente di Caiazzo è l’elemento principale di questa commedia, rappresentata magistralmente dalla compagnia teatrale battipagliese che conta nel suo organico ottimi e giovani interpreti che coinvolgeranno il pubblico in un vortice d’ilarità. Appuntamento con il TeatroRagazzi domenica 20: in scena 23 giovani di AssoTeatro in “Alice nel paese delle meraviglie” per la regia di Vito Cesaro. Una messa in scena spettacolare, che va oltre il musical, in cui il regista tiene conto dei trucchi, delle scene, e delle musiche originali del film di Tim Burton con una contaminazione anni ’70 e l’originale inserimento delle canzoni degli Abba. Il giorno successivo, lunedì 21, l’appuntamento è con Debora Caprioglio in “Callas d’incanto”. L’attrice sarà Bruna, la fedele governante della “divina”, al suo servizio per oltre 20 anni e quindi memoria storica di una grande donna e di una grande artista. L’opera, scritta e diretta da Roberto D’Alessandro, si pone quasi come un romanzo attraverso il quale è possibile ripercorrere la storia della Callas, la sua vita, il suo privato. Mercoledì 23 si ride con la Compagnia Giffoni Teatro in “Tre pecore viziose”, testo di Eduardo Scarpetta riadattato da Giacomo D’Agostino e Rosario Muro che ne cura anche la regia. Divisa in due atti la trama ci regala intrecci amorosi ed equivoci, commedia dell’arte e humor napoletano. Giovedì 24 tocca a Claudia Balsamo in “Frida Kahlo Viva la Vida”. Lo spettacolo, che sarà accompagnato dalla mostra fotografica “Dentro la vita di Frida Kahlo”, i momenti migliori e peggiori di una esistenza intensa e travagliata, ripercorre la vita di questa artista prodigiosa, fragile, indomita, rivoluzionaria. Lei, donna minuta, appassionata e sofferente che amava la vita e si augurava di uscirne “gioiosa e di non tornare mai più”, rivive in questo monologo colorato, sensuale e sorprendente così come i suoi quadri. Ultimo appuntamento venerdì 25 agosto con i fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo due partenopei divenuti ormai nomi di spicco delle produzioni televisive, cinematografiche e teatrali, in “Sette vizi napoletani”, uno spettacolo di teatro canzone in cui si raccontano i vizi del popolo al quale entrambi appartengono in modo viscerale. Autore della commedia è Gianfranco Gallo, che ha già scritto oltre 20 spettacoli teatrali ed è stato interprete di fortunate soap opera (veste i panni di Rocco Giordano in “Un posto al sole”) e di diverse pellicole che hanno ottenuto successo a livello nazionale tra cui “Fortapasc” e il più recente “Indivisibili”. Non è da meno il percorso artistico del fratello Massimiliano che ha collaborato al cinema, tra gli altri, con Edoardo De Angelis, Ferzan Ozpetek e Vincenzo Salemme, recitando inoltre in serie tv come “Il clan dei camorristi”, “I bastardi di Pizzofalcone” e “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.