Castel San Giorgio: tutto pronto per campagna trasformazione pomodoro

Al via la campagna di trasformazione del pomodoro che nell’agro nocerino vede impegnate circa 20mila persone, tra dirette e indotte, con una fatturato per le circa 100 aziende della zona, di centinaia di milioni di Euro. Senza dimenticare poi i circa 300 camionisti, che trasportano il prodotto dalla provincia di Foggia, nel nostro territorio, guadagnando circa 200 euro a viaggio. Quest’anno si parte con una settimana di ritardo rispetto all’anno precedente, in quanto per il gran caldo di questi giorni è stata più lenta la maturazione del pomodoro. La campagna di quest’anno dovrebbe essere in linea con quella del 2016, che è stata estremamente positiva per tutto il comparto. Sono state piantate 30mila ettari di pomodoro, gran parte delle quali nella provincia di Foggia(circa il 90%), poi il restante si trova in provincia di Caserta e nella Piana del Sele. La previsione è quella di avere una produzione intorno ai 25 milioni di quintali, il settore agroalimentare non risente della crisi, e rappresenta una boccata di ossigeno per la fragile economia dell’agro. Questo perché il comparto continua a crescere e soprattutto a consolidarsi su nuovi mercati, quali quelli della Cina, Giappone, Dubai, Russia e Australia, dove apprezzano molto il Made in Italy. Tutte le aziende dell’area sono pronte per l’inizio della produzione del cosiddetto “oro rosso”. Tra queste quelle della “Di Leo Group”, di Castel San Giorgio, società in continua crescita che occupa 300 dipendenti con un fatturato di 40 milioni di Euro. Qualità del prodotto, esperienza e professionalità alla base del successo del gruppo, guidato da Nobile Di Leo, che negli anni, da buon imprenditore, ha investito con successo anche in altri settori. Ha, inoltre, avviato progetti con la regione Campania per rilanciare la produzione del pomodoro San Marzano. Nobile Di Leo è sostenuto dal figlio Gianluigi, da circa un anno presidente dei giovani dell’Anicav(associazione delle imprese conserve naturali e vegetali). Buon sangue non mente, e seguendo le orme paterne lavora con professionalità per far crescere l’azienda, ma soprattutto tutto il settore, sulla scia degli storici presidenti Anicav, quali Pasquale D’Acunzi, Luigi Salvati, Annibale Pancrazio e Antonio Ferraioli, quest’ultimo patron della “La Doria” di Angri, azienda quotata in borsa, recentemente riconfermato alla guida dell’associazione. Firmati nei giorni scorsi contratti con i produttori agricoli, le cooperative, le aziende di trasporto e con le organizzazioni sindacali Cgl,Cisl, Uil e Ugl, per il contratto dei lavoratori stagionali. Segue con interesse tutte le vertenze delle aziende agro alimentari Giuseppe Baldassare, della segreteria provinciale della Cisl, che conosce tutte le problematiche del settore, e tiene in considerazione tutti i diritti delle maestranze.