Salerno: presentazione bimestrale Infiniti Mondi alla libreria Internazionale

Il numero 1/2017 di Infiniti Mondi, bimestrale di pensieri di libertà, sarà presentato a Salerno venerdì 7 luglio, alle ore 19, presso la Libreria Internazionale di piazza XXIV Maggio. Introdotti da Andrea De Simone dopo i saluti del direttore responsabile Massimiliano Amato e del direttore editoriale Gianfranco Nappi, dei contenuti della rivista discuteranno i filosofi Giuseppe Acocella, Giuseppe Cacciatore e Giuseppe Cantillo. “Non servono lamenti, ma definire partendo da Sud proposte per il Paese: una visione, un disegno, un immediato impegno a realizzarlo, senza i quali i giovani privi di voce continueranno a scegliere l’exit alimentando in silenzio con l’esodo la “transizione” demografica. Nel 2040 si potrà così rendicontare che è svanito il Mezzogiorno: forse senza clamore. Tornando a Mazzini: come sarà allora, se ci sarà, questa nuova Italia?”. Adriano Giannola, economista, presidente Svimez, ha scelto il numero 1 di InfinitiMondi,, per lanciare un allarme che è a metà strada tra la provocazione e la denuncia. Lo spopolamento in atto al Sud – è questa la tesi di Giannola – potrebbe portare, nel medio periodo, alla scomparsa della questione meridionale. Nel senso che, tra qualche decennio, il Mezzogiorno potrebbe non esistere più per mancanza di abitanti. Usando gli strumenti tipici del suo mestiere, come l’analisi quantitativa dei dati strutturali relativi all’economia del Meridione in rapporto a quella delle altre aree del Paese e del continente europeo, Giannola disegna un quadro preoccupante che non sembra lasciare scampo al Sud. Dimostrando come il progressivo disinvestimento in capitale umano sia diventata l’arma che lo sta velocemente uccidendo. Di qui l’inquietante percezione di una “soluzione finale” per un problema che ha accompagnato tutta la storia unitaria del Paese. “E’ davvero frustrante – scrive Giannola – che in tempi normali, per un Paese avanzato come l’Italia si debba parlare di migrazione, di fuga dei cervelli, quando invece dovremmo aver raggiunto la fase di una fisiologica circolazione di persone”. Il saggio di Adriano Giannola, intitolato “L’eutanasia del Mezzogiorno”, apre un numero di InfinitiMondi (240 pagine, euro 10) particolarmente ricco di analisi, saggi, contributi e riflessioni su alcune questioni cruciali che attraversano la modernità, orientandone il corso. Restando al Sud, continua il saggio-inchiesta di Ugo Leone sull’Appennino, che da emergenza geologica si sta trasformando in emergenza antropologica, mentre Francesca Jacobone riflette sulle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e le sue applicazioni che promettono, con l’industria 4.0, di rivoluzionare il mercato del lavoro e l’intera economia. “InfinitiMondi” apre una finestra anche sulla piaga del caporalato, con un intervento di Cinzia Massa e sull’associazionismo come nuova modalità di partecipazione democratica (Nino Pascale) che dà corpo e sostanza, come nel caso del Collegamento Campano contro le camorre, alla necessità di una rigenerazione della politica (Leandro Limoccia). Ricco di spunti interessanti il saggio dell’urbanista Alessandro Dal Piaz sul tema “Governare il territorio oggi”, mentre Alfonso De Nardo continua la riflessione avviata nel numero zero sulle lentezze e i paradossi della burocrazia in materia di difesa e tutela dell’ambiente. Ma il corpo centrale della rivista è dedicato, nell’ottantesimo della morte, all’attualità del pensiero di Antonio Gramsci, indagata attraverso una serie di contributi, tra cui un’intervista ad Aldo Tortorella, storico dirigente comunista (“Ragionando su Antonio Gramsci e tornando anche a riflettere su Enrico Berlinguer e la sinistra oggi”). Il saggio centrale è del filosofo Giuseppe Cacciatore, “Gramsci oggi. Tra marxismo critico ed etica della realizzazione dell’umano”. La ricchissima elaborazione gramsciana viene investigata anche dai saggi di Alex Hobel, Giovanni Cerchia, Pietro Greco, Tian Shigang, Michele Grimaldi, mentre dal volume “Rosso Pompeiano” è estratto un ricordo di Abdon Alinovi sui rapporti tra l’intellettuale di Ales e Mario Garuglieri. Nella seconda parte della rivista, insieme ad un saggio di Nico Pirozzi che ricostruisce una storia poco conosciuta della Shoah in Campania e a un focus sulle Quattro giornate di Napoli tratto dal volume “La Memoria tradita”, un bellissimo e “polifonico” ricordo di Gaetano Macchiaroli, libraio, editore e intellettuale napoletano, scritto da Nora Puntillo.