Donne tradite dallo Stato a qualsiasi età

Insigni Giuristi, Psichiatri Forensi ed illustri Giornalisti da tempo, ossia da quando il fenomeno è diventato sempre più consistente ed allarmante, si occupano di Donne che muoiono uccise dagli Stalker. Un po’ meno si occupano dell’ altrettanta “grave, non meno lesiva e subdola” violenza psicologica sulle Donne, considerando anche a Figlie affidate seppur da Magistrati a padri insani, tanto che anche con la maggiore età, restano abituate e sottomesse rassegnate ad angherie avendo perso quasi la consapevolezza  del potersene liberare o addirittura illudendosi di star bene tanto nulla potrà mai cambiare. In entrambi i casi Queste Donne sono state tradite dallo Stato. Nel primo caso, prima le si convincono a denunciare i persecutori, successivamente quando le segnalazioni sono ripetitive non vengono più prese in considerazione ed archiviate o peggio “insabbiate” facendo rimanere “sole” le Donne vittime. Peraltro, la Legge anti-stalker funziona perchè finalmente lo Stalking è un reato perseguibile, ma il problema è nella sua applicazione come spesso accade. Il problema è capire perchè tante denunce vengono archiviate e come mai non vengono applicate misure cautelari proporzionate alla pericolosità del soggetto segnalato. Come ormai è contezza dei più illustri Penalisti in Italia, quale il Prof. Carlo Taormina, in Italia vengono usati pesi e misure diversi secondo il tipo di violenza e secondo il ruolo stesso Professionale  dello stalker. Per non parlare di minori femmine, affidati a genitore insano, che diventano poi Donne rassegnate, sottomesse e spaventate dal compiere ogni passo autonomamente, persino come ho già detto, quando potrebbero. Chi ha proceduto ad affidamenti indegni!? Uno Stato che tradisce rappresentati spesso da Giudici incoscienti e traditori. Peraltro, quasi come una condanna sociale, le ragioni delle Donne nel caso di affidamento e/o di stalker, per mentalità pure, sono tendenzialmente minimizzate. Quando la Madre di Elisa Claps sosteneva in Questura a Potenza all’ epoca ragioni contrarie all’ allontanamento spontaneo di sua figlia per giunta minorenne, tutto si riconduceva ad inutili ansie materne, mentre la fanciulla per mano di un risaputo e riconosciuto malato mentale, da proteggere, era stata uccisa qualche ora dopo la sua scomparsa. Purtroppo, ancora si è allo stesso punto miserevole e regresso. Tante vole, in attimi di buona volontà ed i coscienziosità,si sono proposte sollecitazioni per più risorse alla Giustizia sempre più a corto di uomini e mezzi, nonchè l’ arricchimento in ogni Procura di Magistrati “sempre più ligi ed intellettualmente imparziali” oltre che valutati sotto ogni profilo…Eppure ancora…!

Ellera Ferrante di Ruffana