Benevento: Sappe su violenta lite in carcere

Ancora sangue e violenza in un carcere della Campania, dove le violente intemperanze di una parte di detenuti sono ormai all’ordine del giorno.“Ieri, nel carcere di Benevento, si è verificata una situazione di vero pericoloso”, denuncia il Segretario Nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Emilio Fattorello. “Ieri pomeriggio si è consumata una cruenta rissa tra detenuti ad Alta Sicurezza. I ristretti, sette, calabresi e siciliani, tutti con lunghe pene da scontare, favoriti dall’essere a regime penitenziario aperto si sono affrontati in una rissa senza esclusione di colpi. Forse il pretesto del furioso pestaggio tra i detenuti è tra i più futili, ossia l’incapacità di convivere – seppur tra le sbarre – con persone diverse. O forse le ragioni sono da ricercare in screzi di vita penitenziaria o in sgarbi avvenuti fuori dal carcere. Fatto sta che ieri i sette detenuti se le sono date di santa ragione, ma è certo che se non fosse stato per il tempestivo interno dei poliziotti penitenziari le conseguenze della rissa potevano essere peggiori.  I Baschi Azzurri della Polizia Penitenziaria sono stati dunque bravi a evitare gravi conseguenze. A loro va l’apprezzamento e la solidarietà del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dall’assumere seri provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti responsabili dei gravi fatti accaduti nel carcere. Già ad ottobre 2016 nel carcere di Benevento c’era stata un’altra violenta rissa tra detenuti, ma nulla è cambiato. Il SAPPE ricorda che, nell’anno 2016, nella Casa Circondariale di BEVENENTO, si sono verificati “29 atti di autolesionismo, 4 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 11 colluttazioni e 2 ferimenti. Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”, aggiunge il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece. “Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Capece esprime “solidarietà e apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di BENEVENTO” ed evidenzia: “E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ma vanno adottati con urgenza provvedimenti per fronteggiare la violenza costante e continua che c’è nelle carceri. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri campane, per adulti e minori”.