Ponte-Pietrelcina: tra sport e spiritualità, pellegrinaggio a piedi dei tifosi giallo-rossi

Michele Gagliarde

Un voto da sciogliere, un pellegrinaggio da compiere. Nonostante il caldo inclemente di questi giorni i tifosi del club Giallorossi Ponte 1998 non si sono tirati indietro e, a fronte della strepitosa vittoria contro il Carpi del Benevento, passato in appena un anno dalla Lega Pro alla serie A, hanno deciso di mantenere la promessa fatta a San Pio da Pietrelcina all’inizio dei playoff. Un cammino a metà tra passione calcistica e devozione religiosa, fatto rigorosamente a piedi per onorare il Santo delle Stimmate e insieme celebrare la favola del Benevento, un sogno insperato, un traguardo mai prima d’ora raggiunto in 88 anni di storia calcistica. Partiti alle ore 5, alle prime luci della Solennità del Corpus Domini, i temerari marciatori hanno attraversato Benevento e, percorrendo la vecchia provinciale, sono giunti alle 8:30 nella terra natale del frate stigmatizzato. Una passeggiata lunga 24 km al termine della quale i singolari pellegrini hanno visitato, in rigorosa tenuta giallorossa, tutti i  luoghi di principale interesse del ridente borgo sannita. Partendo dall’antico rione Castello, nucleo storico  in pietra della città che racchiude in sé come uno scrigno le case dove l’umile frate nacque e abitò per diversi anni e la piccola Chiesetta di Sant’Anna dove il Santo ricevette i Sacramenti del Battesimo, della Prima Comunione e della Cresima, passando per la parrocchia “Santa Maria degli Angeli” dove Padre Pio celebrò la sua prima Messa e si ritirava in intimi colloqui con Gesù e la Vergine della Libera, patrona della città, giungendo infine al Convento dei Padri Cappuccini che preservano il carisma e la memoria del loro grande confratello e dov’è conservata la preziosa reliquia dell’osso ioide, oltre che la salma di fra Modestino Fucci, compaesano e diretto erede spirituale del Cireneo di Cristo, i tifosi hanno partecipato devotamente alla Santa Messa delle 11:45 celebrata da Padre Sergio Maria Liguoro, testimoniando come la fede calcistica e religiosa non debbano per forza viaggiare su binari separati, ma  possano anche darsi la mano e camminare insieme fondendosi talvolta in un binomio indissolubile. Al termine della Celebrazione, la foto di rito dietro lo striscione tra l’ammirazione e lo  sguardo stupito dei passanti, non prima della promessa di ritornare a ripetere l’esperienza se l’anno prossimo il Benevento Calcio resterà in A. Un nuovo voto, dunque, fatto al Santo di Pietrelcina per assicurare agli Stregoni anche una speciale protezione dal Cielo. In attesa di festeggiare ulteriori successi, resta intanto la gioia e la soddisfazione dei tifosi per questo storico traguardo.