Roccadaspide: amministrazione comunale su sentenza contro Massimo Vivona
Con delibera di G.M. n. 109 del 10 giugno 2017 (pubblicata sull’Albo Pretorio del comune di Roccadaspide) ha conferito incarico legale all’avv. Raffaele Capuano per impugnare la sentenza del Tribunale di Salerno – Sezione di Eboli in data 19/05/2017, n. 2422 resa nella vertenza del comune contro l’ex appuntato dei carabinieri Vivona Massimo, nonchè per l’avvio di ogni altra azione, stragiudiziale ovvero giudiziale, volta alla piena tutela delle ragioni e dei diritti dell’Ente Comune di Roccadaspide nelle sedi proprie. Dichiarazioni del Sindaco Iuliano:“L’appello si è reso necessario considerata l’assoluta erroneità della sentenza di primo grado, che ha completamente stravolto i fatti, generando così un provvedimento ingiusto e contraddittorio. La verità è che il conduttore, appuntato dei Carabinieri, dal 1995 e fino a tutto il 2004 ha occupato l’immobile senza averne alcun titolo, senza contratto e senza corrispondere un solo centesimo di canone. Poi ha riconosciuto il suo debito e sanato il rapporto contrattuale, mediante la stipula di un formale contratto di locazione, ma nel corso del rapporto è stato sempre moroso, sebbene il canone fosse quasi irrisorio (77,47 euro al mese per oltre 100 mq. di appartamento in pieno centro), tanto che dal 2005 a tutt’oggi gli sono state indirizzate decine e decine di lettere di messa in mora da parte degli Uffici competenti, sempre disattese. Lo stesso nel corso degli anni si è recato più e più volte presso gli Uffici e presso i vari Amministratori per rappresentare una sua difficoltà economica, ma sempre riconoscendo di essere debitore. Quindi, parlare di prescrizione mi sembra un fuor d’opera e una assurdità, insomma una cosa che non è vera, e quindi la sentenza deve essere sotto questo profilo prontamente corretta, come siamo certi che sarà corretta.” Il commento del vice Sindaco Auricchio: “La cosa assurda è che ancora oggi l’inquilino è moroso ed occupa l’immobile senza averne più titolo, poiché è in pensione dal marzo 2016. Mi ha molto rammaricato aver visto che l’appuntato si è rivolto ai giornali per richiedere di pubblicare la sentenza, non comprendendo per la verità neppure a quale scopo. Evidentemente l’atteggiamento di disponibilità e di comprensione che in oltre 30 anni tutta la Comunità locale gli ha riconosciuto e riservato è stato vano. Ma si sa la riconoscenza è il sentimento della vigilia. Trovo poi gravissimo il fatto che è stato accertato dagli Uffici tecnici, è cioè che il conduttore per sanare la morosità abbia consegnato agli uffici comunali nell’estate del 2013 una disposizione di bonifico di euro 10.500 in favore del comune di Roccadaspide, che poi il tesoriere dellaB.C.C. di Aquara ha comunicato non essere mai stato disposto”.