Il reddito di cittadinanza

Daniele Imparato*

Il reddito di cittadinanza, così come presentato al Parlamento,  è un sussidio e rispetterebbe, se promulgato, il principio del “sussidium”. Principio, quest’ultimo, dimenticato a causa del deficit dello Stato. Il reddito di cittadinanza è un sussidio presente in tutti i paesi dell’Unione Europea, mancano all’appello solo Italia e Grecia. In passato, nella Regione Lazio, era in vigore il reddito minimo d’inserimento. L’istituto del reddito minimo d’inserimento è stato introdotto con la Legge 449/1997 (art 59 co. 47-48) come misura di contrasto alla povertà e dell’esclusione sociale attraverso il sostegno delle condizioni economiche e sociali delle persone esposte al rischio della marginalità sociale ed impossibilitate a provvedere per cause psichiche, fisiche e sociali al mantenimento proprio e dei figli. Il reddito minimo d’inserimento fu una sperimentazione. Appare chiaro che con la promulgazione del reddito di cittadinanza potrebbe esserci un appesantimento della spesa pubblica e che potrebbe emergere un’allarmante situazione sociale connessa all’ampio utilizzo di quest’istituto. Per questi motivi, il reddito di cittadinanza, potrebbe essere destinato all’archiviazione.

*consulente del lavoro